tag:blogger.com,1999:blog-19020920549672046852024-03-28T00:53:16.730+01:00In cucina con Robertarobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.comBlogger882125tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-60102453886274516982017-01-17T11:45:00.001+01:002017-01-17T11:45:51.314+01:00Uova al curry<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-XPg66aUCGp8/WH30SbBXmWI/AAAAAAAAKZk/lj8fgTidyfUX47049C7qwbeQ_qC4pNvaACLcB/s1600/uova%2B1%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-XPg66aUCGp8/WH30SbBXmWI/AAAAAAAAKZk/lj8fgTidyfUX47049C7qwbeQ_qC4pNvaACLcB/s640/uova%2B1%2B%25281%2529.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
<b>Ingredienti</b><br />
4 uova<br />
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva <br />
2 cucchiaini di semi di senape<br />
1 cucchiaino di curry<br />
coriandolo fresco<br />
1 cipolla<br />
2 spicchi d'aglio<br />
2 peperoncini<br />
500 ml di salsa di pomodoro<br />
sale<br />
pepe<br />
<b>Preparazione</b><br />
Mettete le uova in un tegame e coprite con acqua fredda. Portate a ebollizione e lasciate cuocere per 10 minuti. Scolatele e passatele sotto l'acqua corrente fredda, per fermare la cottura, quindi sgusciatele.<br />
Scaldate l'olio in una padella larga e fate tostare i semi di senape. Abbassate la fiamma e unite le cipolle affettate finemente. Cuocete per 4-5 minuti, poi aggiungete l'aglio, il curry in polvere e i peperoncini e cuocete altri 5 minuti.<br />
Versate la salsa di pomodoro, aggiustate di sale e pepe, mescolate e cuocete a fuoco lento per 10-12 minuti. Aggiungete le uova sode e lasciatele insaporire nel sugo al curry. Cospargete con foglie di coriandolo fresco sminuzzate e servite ben calde<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-33601468225873461242017-01-15T18:57:00.001+01:002017-01-15T18:57:15.623+01:00Tamagoyaki: specialità giapponese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-HP3wHfMnTDw/WHu3Y31JbKI/AAAAAAAAKZA/X3f79bMVDgoulhLvzL7usBkd-dysSMGHQCLcB/s1600/tamagoiaky8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-HP3wHfMnTDw/WHu3Y31JbKI/AAAAAAAAKZA/X3f79bMVDgoulhLvzL7usBkd-dysSMGHQCLcB/s400/tamagoiaky8.jpg" width="300" height="400" /></a></div><br />
Tamagoyaki, letteralmente uovo cotto, si prepara arrotolando su se stessi dei sottili strati di uovo condito in maniera particolare. Ideale a colazione, come parte del bento o come ingrediente per il sushi<br />
<br />
Ingredienti<br />
4 uova<br />
1 cucch. salsa di soia<br />
1 cucch. mirin <br />
1 cucch. zucchero<br />
sale q.b.<br />
olio<br />
Preparazione<br />
Iniziate con lo sbattere le uova in una ciotola utilizzando una forchetta o delle bacchette, proprio come in Giappone.<br />
Aggiungete un cucchiaio ciascuno di salsa di soia, mirin e zucchero. Aggiungete anche un pizzico di sale.<br />
Versate un filo d'olio in padella e riscaldatela a fuoco medio. Tenete un foglio di carta da cucina e dell'olio a portata di mano per ungere la padella durante la cottura.<br />
Versate una piccola quantità di uovo nella padella. Quando l'uovo è quasi cotto (il lato superiore deve essere ancora un po' crudo), spingete tutto il composto a un lato della padella.<br />
Ungete nuovamente la padella e aggiungete dell'altro uovo. Aspettate che l'uovo si rassodi (ma non del tutto) e arrotolate la frittata partendo dalla parte cotta nella fase precedente (la quale sarà al centro del rotolo).<br />
Ripetete l'operazione aggiungendo sempre piccole quantità d'uovo. Man mano che il vostro rotolo diventerà più grande, sarà anche più facile girarlo. Continuate fino a quando non finirete l'uovo.<br />
Il vostro tamagoyaki è pronto. Lasciatelo raffreddare e tagliatelo a fette con un coltello ben affilato.<br />
Vi allego anche un <a href="https://www.youtube.com/watch?v=8TW-4Pv3U3Y">video</a> di youtube, dove potete seguire passo passo il procedimento corretto per realizzarla alla maniera giapponese<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-87149294539954144202017-01-12T18:40:00.001+01:002017-01-12T18:59:03.474+01:00Soufflé di spinaci<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-kIUZx3MSKLw/WHe-vGEEiMI/AAAAAAAAKYo/dt0wrBhl_sQMRH90mKlHY_p1DzKHPTlowCLcB/s1600/souffle3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-kIUZx3MSKLw/WHe-vGEEiMI/AAAAAAAAKYo/dt0wrBhl_sQMRH90mKlHY_p1DzKHPTlowCLcB/s400/souffle3.jpg" width="300" height="400" /></a></div><br />
<br />
Adatto sia a preparazioni dolci che salate, il soufflè è uno dei piatti francesi che amo di più. La parola soufflé è il participio passato del verbo francese souffler, che vuol dire soffiare: è un po' la descrizione di cosa accade al composto messo a cuocere in forno nell'apposito stampo, generalmente realizzato in ceramica. Elemento fondamentale del soufflé è l’albume montato a neve, che ingloba piccolissime particelle d’aria che ne fanno aumentare il volume, rendendolo soffice e vellutato. Al calore del forno, queste particelle si espandono facendo gonfiare la preparazione<br />
<br />
La cottura del soufflé in forno avviene lentamente, generalmente a bagnomaria: è un processo molto delicato ed a cui bisogna prestare molta attenzione. <br />
Consigli per la preparazione<br />
1. Gli albumi montati a neve soda sono una fase molto importante nella preparazione. Poiché le uova devono essere a temperatura ambiente, vi consiglio di toglierle dal frigorifero almeno un’ora prima di utilizzarle. Gli albumi non devono avere tracce di tuorlo e il recipiente e la frusta devono essere pulitissimi<br />
2. Ricordatevi di non riempire oltre i 2/3 gli stampini altrimenti si rischia che il composto, raddoppiando di volume durante la cottura, debordi eccessivamente fuori dallo stampo<br />
3. Il forno deve essere preriscaldato a 220àC e poi tenuto a calore medio (160-180°C) e non bisogna mai aprirlo durante la cottura.<br />
4. La preparazione deve essere servita appena estratta dal forno, ossia quando è diventata il doppio del volume originario, con le pareti alte e lisce e di materiale che possa passare direttamente dal forno alla tavola, e vanno imburrati e infarinati prima di venire riempiti con il composto<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
4 uova separate<br />
500 g di spinaci novelli o 250 gr se surgelati<br />
60 g di burro<br />
4 cucchiai di farina<br />
750 ml di latte<br />
2 cucchiai di parmigiano grattugiato<br />
200 g di Valtellina Casera grattugiato<br />
sale q.b.<br />
pane grattato per foderare lo stampo<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
Dopo averli ben lavati, in una pentola antiaderente fate cuocere gli spinaci in pochissima acqua per qualche minuto. Scolateli, strizzateli appena tiepidi e tritateli. <br />
Preparate ora la besciamella: scaldate il latte, aromatizzandolo con sale, pepe e noce moscata grattugiata. In un pentolino antiaderente preparate il tour con la farina e il burro. Aggiungete al tour il latte aromatizzato e mescolate a fuoco lento fino a che la salsa si sarà addensata. Dopo circa 3 minuti di bollore la salsa si sarà addensata e sarà pronta per l'uso. Fatela intiepidire un attimo ed aggiungeteci i formaggi, gli spinaci tritati, i 4 tuorli e mescolate bene. Assaggiate e salate a vostro piacimento. Per ultimo aggiungete il pepe macinato al momento. Montate ora a neve ben ferma gli albumi e poi, aiutandovi con un cucchiaio di metallo, incorporateli con delicatezza al composto con un movimento circolare. Versate il composto in una pirofila da soufflé del diametro di 22 cm. oppure in 6 pirofiline da soufflé individuali entrambi precedentemente imburrati e spolverizzati con del pane grattato. Infornate subito a 200° e fate cuocere per circa 20 minuti. È pronto, quando attraverso il vetro del forno, vedete che si è ben gonfiato ed ha un bel colore doratorobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-3209160465976607992017-01-07T19:53:00.003+01:002017-01-07T20:06:48.145+01:00Roastbeef all'inglese: 5 consigli per una perfetta riuscita<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_subzeAVoEs/WHE3SUkzG9I/AAAAAAAAKYM/bwk4c_Gem5cuA7G_qZORk5tUmON7HLusQCLcB/s1600/roastbeef.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-_subzeAVoEs/WHE3SUkzG9I/AAAAAAAAKYM/bwk4c_Gem5cuA7G_qZORk5tUmON7HLusQCLcB/s400/roastbeef.jpg" width="300" height="400" /></a></div><br />
<br />
Il <b>roast-beef</b> è molto diffuso non solo in Inghilterra, ma anche in Irlanda, Canada ed Australia e più in generale in tutti i paesi anglosassoni. Il termine inglese “<b>roastbeef”</b> significa letteralmente “<b>manzo arrostito</b>”. La sua diffusione in Italia risale alla prima metà dell’800. Il termine venne usato per la prima volta nel 1837, in uno scritto inviato da Londra da Mazzini, ma l’impulso a tale preparazione fu dato probabilmente dagli inglesi residenti nella penisola, soprattutto in Toscana.<br />
Nella tradizione anglosassone il roast beef è un arrosto fatto allo spiedo con l’intera lombata di bue o una buona parte di essa: è quindi una portata grandiosa, servita molto spesso come pasto principale. Gli avanzi possono essere e sono spesso serviti all’interno di panini. In Inghilterra, Canada, Irlanda e Australia, questo piatto è tradizionalmente servito a cena la domenica (sunday roast, arrosto della domenica). Un contorno tradizionale del rosbif è costituito dallo <b>Yorkshire pudding</b>.<br />
I tagli di prima qualità per preparare un buon roast-beef all'inglese (filetto, costata, scamone, noce, roast-beef), già sufficientemente teneri, possono cuocere brevemente a fuoco alto; altri tagli, come codone o fetta di mezzo, richiedono invece una cottura più lenta e graduale<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
1,2 kg di carne bovina per Roast beef<br />
sale e pepe<br />
1 cucchiaio di senape in polvere o in crema<br />
2 cucchiai di farina<br />
1 bicchiere di vino rosso<br />
30 gr di burro<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
Accendete il forno alla massima temperatura. Se il pezzo di roast-beef che avete comprato è irregolare, legatelo con dello spago per fargli mantenere la forma. Mettete in un pentolino antiaderente la farina, la senape in polvere (se la trovi) e un’abbondante macinata di pepe. Fate tostare a fuoco dolce, poi versate tutto in una ciotola e dopo aver mescolato per bene utilizzate il composto per ricoprire la carne. <br />
Se non avete la senape in polvere, prima infarinate il roast beef e passatelo nella senape in crema. In un tegame sciogliete il burro e poi fate rosolare la carne da ogni lato fino a quando non si crea una crosta (senza punzecchiare la carne). Non appena il roast-beef sarà rosolato mettetelo sulla graticola del forno già caldo, disponendo sotto di essa una leccarda (o qualsiasi raccoglitore) che raccoglierà i succhi di cottura. Lasciate cuocere la carne alla massima temperatura per 15 minuti, bagnandola ogni 4-5 minuti con il suo stesso succo, che sgocciolerà nella leccarda. Dopo i primi 4-5 minuti di cottura, bagnate il roast-beef con il vino rosso. Passati i 15 minuti, abbassate la temperatura del forno a 200°, salate la sua superficie con qualche pizzico di sale e continuate la cottura per altri 15 minuti, continuando a inumidirlo ogni 5 minuti. A cottura ultimata, togliete il roast-beef dal forno, avvolgetelo in un foglio di alluminio e lasciatelo riposare per 10 minuti per lasciarlo ammorbidire.<br />
<br />
<b>Alcuni consigli per cuocere un buon roast-beef all'inglese</b><br />
1. Scegliete un taglio marezzato, cioè con belle venature bianche di grasso: durante la cottura si scioglieranno dando morbidezza e giusta umidità alla carne. Il taglio migliore è la lombata di bovino adulto ricavata tra l’ottava e la tredicesima costola. Vanno invece evitati tagli magri come il girello, la fesa, il filetto o lo scamone<br />
2. Durante la rosolatura, abbiate l’accortezza di non bucare mai il roast beef con la forchetta ma girarlo con una spatola fino a quando non si formerà una crosta croccante su tutti i lati. Questo consentirà alla carne di trattenere all’interno tutti i suoi sughi di cottura, restando morbida e succulenta.<br />
3.Potete verificare la cottura anche usando il termometro a sonda: a 40 °C la carne è cruda, a 48-55 °C è rosata, a 58-65 °C ben cotta.<br />
4. Ultimata la cottura, lasciate riposare il roast beef in forno spento per 10 minuti in modo che le fibre riassorbano i loro succhi e risultino più morbide.<br />
5. Per cuocere un roast beef molto magro e renderlo più saporito potete anche bardarlo con fettine di lardo oppure di pancetta tesa che fisserete alla carne con una serie di giri di refe da cucina e toglierete poco prima del termine di cottura affinché la carne possa dorarsi bene<br />
<br />
<br />
<b>Yorkshire puddings</b><br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
140 gr di farina<br />
4 uova<br />
200 ml di latte <br />
olio di semi di girasole<br />
<b>Preparazione</b><br />
Scaldare il forno a 230° C. Passare con le dita un filo d'olio nei classici stampini da pudding e mettere in forno a scaldare per 5 minuti.<br />
Nel frattempo, preparate la pastella lavorando la farina con le uova. Aggiungere il latte a filo e lavorare l'impasto fino a renderlo privo di grumi. Insaporire con sale e pepe e versare in una brocca. Riempire gli stampini e cuocere in forno 20-25 minuti fino a che risulteranno ben gonfi. Durante la cottura ricordatevi di non aprire mai il fornorobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-85833288781331404632017-01-04T16:11:00.000+01:002017-01-04T16:11:06.587+01:00La tagliata e il diaframma di manzo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Sfu7vZI_oq0/WG0N_t1eCyI/AAAAAAAAKXg/Y6MwwYRmnLcA7pHxs3FwykXuRrCjbLN9gCLcB/s1600/tagliata1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Sfu7vZI_oq0/WG0N_t1eCyI/AAAAAAAAKXg/Y6MwwYRmnLcA7pHxs3FwykXuRrCjbLN9gCLcB/s400/tagliata1.jpg" width="300" height="400" /></a></div><br />
<br />
Se siete amanti della carne, sicuramente apprezzerete anche la <b>Tagliata</b><br />
La tagliata è in genere un <b>controfiletto</b> o <b>entrecote di manzo </b>(o vitellone), spessa almeno 4-5 cm, che deve arrostire non più di 5-6 minuti totali in modo da mantenere al suo interno un bel colore rosato e tutti i suoi liquidi. <br />
<b><br />
<br />
<b>Alcune regole per la cottura</b><br />
<br />
1. La carne non va mai salata prima della cottura, ma solo alla file perché il sale è idroscopico e farebbe fuoriuscire tutti i succhi della carne.<br />
2. Va sigillata con una cottura in padella a temperatura elevata per pochi minuti.<br />
3. Per chi la vuole al sangue: 3 minuti per lato<br />
4. Per una cottura media: 5 minuti per lato<br />
5. Per una tagliata ben cotta: otto minuti per lato<br />
6. Non va mai bucata con una forchetta perché si perderebbero tutti i succhi che la rendono morbida.<br />
7. Prima di tagliarla va lasciata riposare<br />
8. Il taglio deve sempre avvenire trasversalmente<br />
<br />
Come condirla<br />
Potete servire la tagliata con una deliziosa salsa verde<br />
<br />
<b>Salsa verde</b><br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
mollica di pane raffermo, aceto di vino, prezzemolo tritato in quantità, sale e pepe, 2 spicchi d'aglio, olio extravergine d'oliva, due acciughe salate pulite.<br />
<b>Preparazione</b><br />
Tritate in un frullatore tutti gli ingredienti o meglio amalgamate in un mortaio gli ingredienti solidi, aggiungendo olio e sale durante la preparazione fino ad ottenere la consistenza di una crema spalmabile. Per una salsa più o meno densa ridurre od aumentare la quantità di olio e di aceto a seconda di come vi piace. Se preparate la salsa alcune ore prima i sapori si fonderanno meglio e la nostra salsa verde piemontese sarà ancora più deliziosa<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Il diaframma</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-JybfBsd2yjg/WG0O5YkLfII/AAAAAAAAKXs/E8EzTk-UrD8ErK21m4gAHTlFUZG5c958ACLcB/s1600/tagliata2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-JybfBsd2yjg/WG0O5YkLfII/AAAAAAAAKXs/E8EzTk-UrD8ErK21m4gAHTlFUZG5c958ACLcB/s400/tagliata2.jpg" width="300" height="400" /></a></div><br />
E' un pezzo di carne stretto, abbastanza sottile e piuttosto lungo che ha la funzione di “sostenere” tutti gli organi interni dell’animale. Si inserisce sulle ultime costole e posteriormente sullo sterno. <br />
E’ considerato un taglio di carne minore, ma è in realtà molto saporito. Fa parte del cosiddetto <b>quinto quarto</b> e a Roma è conosciuto come “<b>pennicolo</b>”.<br />
Il diaframma è un muscolo continuamente in funzione, proprio perché è il principale muscolo respiratorio, dunque è un muscolo molto irrorato di sangue e infatti si presenta di un colore rosso molto acceso. Tuttavia, non è un muscolo che deve esercitare una forza particolare, e non essendo sottoposto a particolari carichi non contiene molto tessuto connettivo. Questo lo rende sufficientemente tenero, ma anche molto gustoso.<br />
Il diaframma è ricoperto da una membrana di tessuto connettivo particolarmente coriacea, che va asportata "strappandola", operazione che per i meno esperti può risultare piuttosto complicata. Il macellaio solitamente provvede a rimuoverla ma se si acquista il diaframma intero, all'ingrosso, questa membrana non viene rimossa.<br />
Su un intero animale c'è n'è una quantità pari a circa 700 gr.<br />
<br />
<b><br />
Regole per la cottura</b><br />
1.Le regole per la cottura sono più o meno le stesse già viste per la tagliata. Si cuoce velocemente con un filo d’olio da una parte e dall’altra in padella. <br />
2.La carne va lasciata riposare e poi va tagliata in senso trasversale, per migliorarne la tenerezza.<br />
<br />
Come condirlo<br />
Si può condire con una salsa a base di miele, olio di semi di sesamo, aceto di vino e olio. La salsa si mette sulla carne e al momento di servire, si brucia con il cannello, così da avere un olio di semi di sesamo ancora più tostato.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-zxwmBInCrk8/WG0P9flfc_I/AAAAAAAAKX4/dkgzB4SvgAMII11muMGpYhQNm_IeVbc-gCLcB/s1600/tagliata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-zxwmBInCrk8/WG0P9flfc_I/AAAAAAAAKX4/dkgzB4SvgAMII11muMGpYhQNm_IeVbc-gCLcB/s400/tagliata.jpg" width="384" height="400" /></a></div><br />
<b>Curiosità</b>.<br />
Questo taglio di carne in Puglia e nel Lazio viene utilizzato per preparare degli involtini cotti in umido. Si usa in generale, anche nel ragù alla bolognese. Nella cucina anglosassone con esso si preparano delle bistecche chiamate “hanger steak”; mentre, nella cucina messicana, si usa solitamente marinato e cotto alla griglia ed è il taglio d’elezione per preparare le fajitas.<br />
<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com20tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-1995320237709895122017-01-03T18:57:00.000+01:002017-01-03T18:58:26.363+01:00Curry di cozze alla thailandese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-XRnko3LEsh0/WGvlWV1ePCI/AAAAAAAAKW8/jNt-ockQvlc7d-SszWKGdRwtKswVi2nVQCLcB/s1600/curry%2Bdi%2Bcozze%2B1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-XRnko3LEsh0/WGvlWV1ePCI/AAAAAAAAKW8/jNt-ockQvlc7d-SszWKGdRwtKswVi2nVQCLcB/s640/curry%2Bdi%2Bcozze%2B1.jpg" width="480" height="640" /></a></div><b><br />
Ingredienti</b><br />
<br />
1 grosso peperoncino rosso<br />
<br />
2 scalogni<br />
<br />
1 gambo di citronella<br />
<br />
un pezzo di radice di zenzero<br />
<br />
1 cucchiaio di olio di girasole<br />
<br />
400 ml di latte di cocco <br />
<br />
5 foglie di lime kaffir<br />
<br />
150 ml di brodo di pesce<br />
<br />
2 cucchiaini di salsa di pesce thailandese<br />
<br />
1,5 kg di cozze<br />
<br />
coriandolo<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
<br />
Dividete a metà il peperoncino mettetelo insieme allo scalogno e alla citronella e frullate con lo zenzero.<br />
<br />
Scaldate l’olio in una casseruola, aggiungete gli ingredienti tritati e fate soffriggere a fuoco medio per 5′. Mescolate e aggiungete il latte di cocco, le foglie di lime, il brodo di besce e la salsa di pesce. Cuocete per 3′.<br />
<br />
Riscaldate il composto di latte di cocco, aggiungete le cozze finché non si apriranno, mettetele poi con la salsa di cocco nelle ciotole e guarnite con coriandolorobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-83597490700365639852016-12-29T19:14:00.000+01:002016-12-29T19:14:28.714+01:00Spitini palermitani<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-jTLZZ1VeqeQ/WGVR2onhN9I/AAAAAAAAKWk/lKS7x9pdhysZySuhO5UNIa1QpxZZnDygwCLcB/s1600/IMG_8797.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-jTLZZ1VeqeQ/WGVR2onhN9I/AAAAAAAAKWk/lKS7x9pdhysZySuhO5UNIa1QpxZZnDygwCLcB/s640/IMG_8797.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
Pane raffermo o pane in cassetta, serviranno tre parallelepipedi per ogni “spitino” di 7 cm di lunghezza, 3cm di altezza e di base<br />
Farina<br />
3 uova<br />
Un pizzico di sale<br />
Pangrattato abbondante<br />
Latte q.b.<br />
<b>Per il ragù:</b><br />
400 grammi tritato di carne di manzo<br />
1 cipolla<br />
1 carota<br />
Un ciuffo di prezzemolo<br />
80 grammi concentrato di pomodoro<br />
50 grammi di parmigiano grattugiato<br />
1 foglia di alloro<br />
2 chiodi di garofano<br />
200 grammi di piselli freschi al netto delle bucce (vanno bene anche i pisellini surgelati)<br />
Olio extra vergine d’oliva<br />
½ bicchiere di vino bianco<br />
Sale e pepe q.b.<br />
Per legare:<br />
100 grammi di farina <br />
140 grammi di acqua <br />
Un pizzico di sale<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
Mettere, sul fuoco, in un tegame la cipolla, le carote e il prezzemolo, con poca acqua. Non appena l’acqua si sarà assorbita aggiungere poco olio, completare il soffritto e aggiungere il tritato. Farlo rosolare per qualche minuto, quindi sfumarlo con il vino. Unire il concentrato, diluito con poca acqua, i chiodi di garofano e l’alloro che eliminerete a fine cottura. Aggiustare con un paio di cucchiaini di zucchero, sale e pepe. A cottura ultimata aggiungere il parmigiano grattugiato e i pisellini che avrete cotto precedentemente (se usate quelli surgelati, scongelarli in acqua salata bollente con una foglia di alloro e un cucchiaino di zucchero).<br />
A questo punto prepariamo il legante sciogliendo la farina con l’acqua e un pizzico di sale, dovrete ottenere un composto piuttosto denso ma non troppo. Rimettere sul fuoco basso il ragù, aggiungere cinque cucchiai di legante e far cuocere per qualche minuto. Alla fine otterrete un ragù piuttosto maneggevole che vi consentirà di frammezzarlo al pane raffermo.<br />
Quando avrete tutti gli ingredienti pronti, bagnare le fette di pane nel latte e preparare gli “spitini” infilzando alternativamente gli ingredienti (con stecche da spiedo in bamboo) in questo ordine: fetta di pane inumidita con il latte, una polpetta di ragù e altra fetta di pane. Alla fine lo “spitino” sarà composto da tre fette di pane alternate da due polpette di ragù.Accorciare le stecche di bamboo (potrete maneggiarli meglio), quindi passare gli “spitini” nella farina, poi nell’uovo battuto con un pizzico di sale e infine nel pangrattato. Procedere ancora ripassando gli “spitini” ad uovo battuto e, concludendo, nel pangrattato (doppia impanatura).<br />
Una volta finita la confezione, preparare una padella (ancora meglio una friggitrice), con abbastanza olio bollente, che vi permetta di immergere completamente gli “spitini”. Quando, dopo pochi minuti, saranno ben dorati toglierli dalla padella, adagiarli su carta assorbente da cucina e servire.robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-42152773394371024162016-12-22T11:06:00.001+01:002016-12-22T11:06:07.221+01:00La Maionese: dalla ricetta tradizionale alle versioni più originali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-1KpSOLeSCVE/WFujdp70qhI/AAAAAAAAKVo/eibgmgVnSwU19lD_JXofiwVr6oHMPYHawCLcB/s1600/maionese%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-1KpSOLeSCVE/WFujdp70qhI/AAAAAAAAKVo/eibgmgVnSwU19lD_JXofiwVr6oHMPYHawCLcB/s640/maionese%2B1.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
<br />
Salsa tra le più conosciute, la maionese piace soprattutto per la sua consistenza cremosa e leggera. Vediamo come realizzarla in diverse versioni<br />
<br />
<b>I trucchi per preparare un'ottima maionese </b><br />
1) A volte capita che, durante la lavorazione, la maionese "impazzisca" (cioè che tuorlo e olio si separino). In questi casi per evitare di gettar via la salsa, lavora un altro tuorlo fino a renderlo spumoso e, goccia a goccia, uniscilo alla maionese impazzita. Ricorda che le uova devono essere freschissime e a temperatura ambiente.<br />
2) È troppo fluida? Prova a frullarla con un tuorlo sodo o amalgamala con una piccola patata lessata e passata. Non unire ingredienti freddi mentre prepari la salsa e, in generale, non mescolare la maionese con cibi caldi. <br />
3) Ha formato uno strato untuoso in superficie? L'hai lasciata all'aria e scoperta: conservala in frigo, coperta con pellicola. Se la maionese è scura, forse hai usato un olio troppo forte: diluiscila con succo di limone. <br />
4) È un po' pesante? Alleggeriscila unendo dello yogurt. Se preferisci una versione più leggera, preparala con uova intere e olio di semi (di mais o di arachidi), versato a filo, tenendo sempre il frullatore a media velocità.<br />
Gli errori da evitare: usare un recipiente tiepido, utilizzare uova fredde, versare l’olio troppo velocemente e non girare la salsa nello stesso senso<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Maionese</b><br />
<b>Ingredienti</b><br />
2 tuorli d’uovo<br />
il succo di 1 limone<br />
1, 3 dl di olio<br />
sale<br />
pepe<br />
<b>Preparazione</b><br />
Trasferite in una ciotola i tuorli, 1 pizzico di pepe e qualche goccia di succo di limone. Aggiungete l’olio a filo e ancora qualche goccia di succo di limone e mescolate energicamente con una frusta fino ad ottenere un composto denso<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Maionese aromatizzata al mandarino</b><br />
<b>Ingredienti</b><br />
2 dl di olio extravergine d’oliva<br />
2 tuorli<br />
2 mandarini<br />
1 cucchiaio di prezzemolo sale<br />
<b><br />
Preparazione</b><br />
1) Per realizzare la maionese con olio aromatico procedi mettendo a macerare in una bottiglia con il collo largo o in un barattolo in vetro 2 dl di olio extravergine di oliva con gli spicchi e la scorza di due mandarini.<br />
2) Lascia i mandarini in infusione nell’olio per 2 giorni, poi filtra il tutto: l’olio aromatizzato sarà la base della maionese.<br />
Preparazione della maionese all’olio aromatico<br />
1) Per montare la maionese serviti di un frullatore ad immersione. Aggiungi nel bicchiere del frullatore 2 tuorli d’uovo e un pizzico di sale. Aziona il frullatore e versa a filo l’olio aromatizzato al mandarino facendo attenzione a non far impazzire la salsa.<br />
2) Trasferisci la salsa così ottenuta in una ciotola. Insaporiscila ulteriormente aggiungendo mezzo cucchiaino di scorza di mandarino grattugiata, un cucchiaio di prezzemolo tritato e 4-5 olive verdi denocciolate, anch’esse tritate finemente. Mescola bene per far amalgamare tutti i sapori.<br />
3) Servi la maionese con olio aromatico versandola in piccole ciotole o direttamente nel piatto da portata, accanto alla pietanza principale<br />
<br />
<br />
<b>Maionese arricchita</b><br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
1 uovo<br />
200 ml di olio di arachidi<br />
sale<br />
pepe<br />
1 cucchiaio di aceto bianco<br />
100 ml di panna da cucina<br />
mostarda<br />
prezzemolo<br />
dragoncello<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
1) Prepara la maionese secondo la ricetta classica (ma usando il frullatore a immersione): metti in un contenitore cilindrico 200 ml di olio di semi, un uovo, un cucchiaio di aceto e 1/2 cucchiaino di sale; inserisci il frullatore a immersione e azionalo senza muoverlo fino a quando si sarà formato un composto giallo omogeneo. Quindi muovi il frullatore dall'alto verso il basso per 30 secondi, in modo da inglobare aria.<br />
2) Per arricchire la preparazione, monta a neve 100 ml di panna e incorporala alla maionese.<br />
3) Aggiungi al composto qualche pezzetto di mostarda di frutta (per esempio una mostarda di mandarino e pera, ma puoi sperimentare abbinamenti con altre mostarde, per un gusto sempre nuovo), e un pizzico di prezzemolo e dragoncello tritati. <br />
4) Regola di sale e pepe. <br />
Come usare la maionese arricchita<br />
1) Questa maionese arricchita è ottima non solo per dare sapore al lesso o alle uova sode, ma anche per essere spalmata su tramezzini e tartine.<br />
<br />
<br />
<b>Il Cipriani</b><br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
300 gr di maionese<br />
2 cucchiai di worcester<br />
1 cucchiaio di brandy<br />
3 cucchiai di panna fresca<br />
1 cucchiaio di whisky<br />
1 cucchiaino di senape forte<br />
Preparazione<br />
Prendi una ciotola, versa la maionese e mescola con un cucchiaino di senape forte. Aggiungi 2 cucchiai di salsa Worcestershire, 1 cucchiaio di brandy, 1 cucchiaio di whisky e 3 cucchiai di panna fresca. Mescola ed impiatta.<br />
<br />
<b>Maionese crudista</b><br />
Ingredienti<br />
il succo di 2 mele Red Delicious Val Venosta<br />
mezzo bicchiere d’olio extravergine d’oliva<br />
il succo di mezzo limone<br />
sale<br />
pepe<br />
<b>Preparazione</b><br />
Ricavate il succo dalle mele. Versatelo in un frullatore, aggiungete il succo di limone e l’olio a filo. Cominciate a montare la maionese fino ad ottenere la consistenza desiderata<br />
<br />
<br />
<b><br />
Maionese pastorizzata</b><br />
<br />
La temperatura è un fattore fondamentale per la buona riuscita della maionese. Le uova, l’olio e la terrina devono essere tiepide. Per ottenere ciò, prima di realizzare la salsa dovete passare la terrina sotto acqua calda corrente, ed immergere le uova intere e l’olio in acqua tiepida per un paio di minuti.<br />
La maionese pastorizzata si conserva in frigorifero per alcuni giorni.<br />
<b>N.B.</b>: riscaldando l’olio si riduce il rischio di contrarre un’infezione da salmonella e la maionese si può conservare in frigorifero per più giorni<br />
<br />
Un paio di premesse:<br />
-usate uova freschissime a temperatura ambiente;<br />
-dovete emulsionare, non inglobare aria, ed è per questo che il mixer ad immersione è perfetto a differenza delle fruste (ovviamente se la fate a mano avete solo la frusta come mezzo), in quanto permette di ridurre le gocce d’olio in piccole dimensione ‘tagliandole’, aiutando così proteine dell’albume e lecitina del tuorlo ad inglobarle in modo stabile;<br />
-versate l’olio, sia caldo che freddo molto molto lentamente, a filo; piuttosto fermatevi ed emulsionate quel che già avete nel bicchiere, senza fretta;<br />
-emulsionate bene la base di uova, limone e sale;<br />
-dotatevi di un mixer resistente e che funzioni di continuo senza perdere in potenza<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
1 uovo intero;<br />
2 tuorli;<br />
10 gr succo di limone;<br />
3 gr sale;<br />
125+125 gr olio di semi d'arachide<br />
5 gr aceto bianco<br />
<b><br />
Preparazione</b><br />
In un pentolino mettete 125 g di olio a scaldare e fatelo arrivare a 121 gradi.<br />
Nel bicchiere del mixer ad immersione frullate (dovete emulsionare non montare, quindi non muovete troppo verso l'alto) l'uovo, i tuorli, il succo di limone ed il sale, finché otterrete una crema omogenea e chiara.<br />
Quando l'olio sarà arrivato a temperatura versatelo a filo LENTAMENTE sulle uova montate, sempre continuando ad emulsionare. Unite poi il<br />
resto dell'olio a filo, molto lentamente ; scaldate al microonde, visto il quantitativo molto ridotto- l'aceto e versatelo nel bicchiere, continuando a frullare.<br />
Verificate consistenza e sapore, quindi lasciate raffreddare per circa 20 minuti e mettete in frigorifero<br />
<br />
<b>Maionese vegana</b><br />
la maionese vegana, si può ottenere sostituendo le uovo con prodotti alternativi e vegetali come ad esempio il latte di soia. Questo, emulsionato con olio di semi, succo di limone e aromi a piacere si trasforma in una deliziosa maionese che potrete abbinare a piatti caldi o freddi <br />
<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
<br />
200 ml di latte di soia<br />
300 ml di olio di mais<br />
mezzo limone (non trattato) spremuto<br />
2 cucchiaini di senape<br />
un pizzico di curcuma<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
In una ciotola versate il latte di soia, aggiungete il succo di limone spremuto, la curcuma, la senape e cominciate a frullare, aggiungendo l'olio a filo. Vedrete che in pochissimi minuti otterrete una maionese dalla consistenza cremosa e dal gusto avvolgente. Mettetela in frigo fino al momento del consumo coperta con della pellicolarobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com83tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-71862690533713033262016-12-10T18:27:00.002+01:002016-12-10T18:27:41.075+01:00Tortino di couscous su un letto di salsa di patate e salsa al basilico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-X-12o-Nqo4g/WEw5h5aDn_I/AAAAAAAAKVU/z3KMvnMUi-grd6ydkanSQHQy1bdAWCcfQCLcB/s1600/couscousvegan.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-X-12o-Nqo4g/WEw5h5aDn_I/AAAAAAAAKVU/z3KMvnMUi-grd6ydkanSQHQy1bdAWCcfQCLcB/s640/couscousvegan.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
<b>Ingredienti</b><br />
250 gr di cosucous<br />
3 carote<br />
1porro<br />
3 zucchine<br />
1 mela verde<br />
600 gr di patate<br />
salsa al basilico<br />
brodo vegetale<br />
2 pistilli di zafferano<br />
<b>Preparazione</b><br />
Pelate le patate, fatele bollire nel brodo vegetale e i pistilli di zafferano. Una volta che le patate saranno cotte, scolatele tenendo da parte il liquido di cottura ed emulsionatele con un po' del loro liquido. Salate, pepate e aggiungete un filo d'olio extravergine d'oliva. <br />
Nel frattempo cuocete il couscous: versatelo in un tegame largo e basso e conditelo con un filo d'olio, sale, pepe e delle spezie a piacere come il curry o la curcuma che doneranno al couscous un bel colore dorato. Bagnate col brodo vegetale e portate a cottura.<br />
Tagliate tutte le verdure a cubetti e saltatele con un filo d'olio, verso fine cottura insaporitele con della salsa di soia e del pepe Unite le verdure al couscous e mettetelo in forma in degli stampini di alluminio. Per servirlo, capovolgete il couscous in un piatto fondo, versate a filo la salsa tutto intorno e fate delle piccole gocce di pesto al basilico, tirandole con uno stuzzicadenti.<br />
Tagliate della mela verde a bastoncini, legate i bastoncini con dell'erba cipollina ed appoggiateli sopra il couscous. Servite con un filo d'olio extravergine d'olivarobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-74755288880673320832016-11-22T16:17:00.004+01:002016-11-22T16:23:56.763+01:00Mug cake al cioccolato fondente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-B95gZX2WQoE/WDRhNkX1q0I/AAAAAAAAKUk/uK2qk0bwvog0k8O2fo21_V415iZsuWqIQCLcB/s1600/torta%2Bin%2Btazza1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-B95gZX2WQoE/WDRhNkX1q0I/AAAAAAAAKUk/uK2qk0bwvog0k8O2fo21_V415iZsuWqIQCLcB/s640/torta%2Bin%2Btazza1.jpg" width="640" height="427" /></a></div><br />
<br />
La particolarità della Mug cake è che non si usano né gli stampini classici, né la solita tortiera, ma impasto e cottura avvengono in un mug, la classica tazzona del caffè americano<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
¼ di tazza (45 gr.) di gocce di cioccolato fondente<br />
3 cucchiai di latte intero<br />
2 cucchiai di farina<br />
¼ di cucchiaino di lievito per dolci<br />
½ cucchiaio di olio di semi<br />
3 quadratini di cioccolato fondente<br />
1 cucchiaino di zucchero a velo<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
<br />
1. Unite il latte e le gocce di cioccolato nella tazza e fate fondere nel microonde per 40 secondi. Mescolate con una forchetta fino a quando tutto il cioccolato sarà sciolto. Unite la farina, il lievito e l'olio e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.<br />
2. Mettete i quadratini di cioccolato al centro del composto e coprite con il rimanente impasto. Mettete nel microonde e cuocete a 800W per circa 1 minuto e 15 secondi. Lasciate raffreddare per qualche minuto poi spolverizzate la tazza con zucchero a velo e servi ancora caldo.robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-1982809138244927332016-11-21T11:40:00.001+01:002016-11-21T11:40:28.332+01:00Pasta al pomodoro in tre consistenze<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-chMn5yhRTrU/WDLNqfYiLQI/AAAAAAAAKUU/UzHYyhZEh1wnMtQS_qEL58lYZTAmPI6TACLcB/s1600/pomodoro4%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-chMn5yhRTrU/WDLNqfYiLQI/AAAAAAAAKUU/UzHYyhZEh1wnMtQS_qEL58lYZTAmPI6TACLcB/s640/pomodoro4%2B%25281%2529.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
La pasta al pomodoro, simbolo per eccellenza della cucina italiana, può diventare un vero piatto gourmet se realizzato con un po' di creatività. La ricetta che voglio proporvi oggi è dello chef Peppe Guida, anima dell’Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense. La ricetta la scoprirete fra poco, ma intanto vi svelerò i segreti dello chef per una perfetta realizzazione di questo piatto.<br />
<br />
1. Innanzitutto non eccedere nella cottura del pomodoro. La salsa deve mantenere un gusto fresco, per questo la cottura dev’essere rapida.<br />
<br />
2. In questo caso la pasta non va “risottata”. È sufficiente passare la pasta nella salsa per gli ultimi due minuti di cottura, poiché un sugo come questo – preparato con i pomodori freschi – deve restare piuttosto sciolto.<br />
<br />
3. Volendo, potete arricchire il piatto con una grattugiata di pecorino, da unire durante la mantecatura a freddo.<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
320 gr di pasta di grano duro<br />
1 spicchio d’aglio<br />
300-350 g di pomodorini (varietà: piennolo o pizzutello o pachino o datterino)<br />
olio extravergine di oliva q.b.<br />
basilico<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
<br />
Metto 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva nel fondo di una padella. Fate profumare delicatamente l’olio con l’aglio, quindi versate la metà dei pomodorini schiacciati a mano (non tagliati).<br />
<br />
L’altra metà dei pomodorini frullatela con il minipimer e passatela al setaccio per ottenere una purea di pomodoro fresco.<br />
<br />
Unite la purea ai pomodorini schiacciati e fate cuocere per 3-4 minuti (se serve un po’ di liquido, aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta).<br />
<br />
Nel frattempo iniziate la cottura della pasta in abbondante acqua salata. Scolate la pasta 2-3 minuti prima del tempo di cottura indicato sulla scatola.<br />
<br />
Completate la cottura per un paio di minuti in padella con la salsa di pomodoro.<br />
<br />
Regolate di sale.<br />
<br />
Mantecate fuori dal fuoco con un filo di olio a crudo e basilico spezzettato.<br />
<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-45604377134857474882016-11-20T19:02:00.001+01:002016-11-20T19:02:34.171+01:00Insalata di pollo e ortaggi con maionese crudista alle mele<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-1zt-rPZNaDA/WDHlFLu0X0I/AAAAAAAAKTs/3ZMRGezIOWkyxD3gdHd75KrFSsIv51euACLcB/s1600/insalata%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-1zt-rPZNaDA/WDHlFLu0X0I/AAAAAAAAKTs/3ZMRGezIOWkyxD3gdHd75KrFSsIv51euACLcB/s640/insalata%2B%25281%2529.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
<br />
La ricetta che vi propongo è un’insalata di pollo, accompagnata da verdure e mele croccanti, con un tocco originale e in linea con le tendenze attuali di una cucina naturale e creativa. La maionese crudista alle <a href="http://blogmelavalvenosta.com">mele</a> dona al piatto la freschezza necessaria e la presentazione completa il tutto<br />
<br />
<b>Ingredienti per 4 persone</b><br />
3 cosce di pollo<br />
2 zucchine<br />
1 peperone giallo<br />
3 patate<br />
mentuccia fresca<br />
olio extravergine d’oliva<br />
sale<br />
pepe fresco<br />
1 mela Golden Val Venosta<br />
Per la maionese:<br />
il succo di 2 mele Red Delicious Val Venosta<br />
mezzo bicchiere d’olio extravergine d’oliva<br />
il succo di mezzo limone<br />
sale<br />
pepe<br />
Preparazione<br />
Cuocete le cosce di pollo in un brodo vegetale, preparato con una carota, una costa di sedano e una cipolla. Versate il pollo in una pentola con l’acqua fredda e gli ortaggi e lasciate cuocere, fino a che sentirete che il pollo si stacca con facilità dalla carcassa. Una volta cotto, tagliatelo a cubetti e fatelo freddare. <br />
Pulite e affettate a dadini le zucchine e il peperone e fateli saltare in padella con poco olio extravergine d’oliva. Una volta pronte, mettete le zucchine e il peperone in una ciotola e fate freddare. <br />
Prendete le patate e tagliatele in due parti. Scavatele all’interno con uno scavino in modo da ottenere delle conche.<br />
Con l’interno ricavate dei dadini e cuoceteli in acqua bollente.<br />
Tagliate la mela gialla a cubetti della stessa misura delle verdure.<br />
Preparate la maionese crudista: con un estrattore ricavate il succo dalle mele. Versatelo in un frullatore, aggiungete il succo di limone e l’olio a filo. Cominciate a montare la maionese fino ad ottenere la consistenza desiderata.<br />
Non vi resta che assemblare il tutto. Versate nella ciotola con le zucchine e il peperone, anche il pollo e i cubetti di patate. Insaporite il tutto con sale, pepe, olio extravergine d’oliva. Mescolate per bene e da ultima, unite la maionese e le foglioline di mentuccia fresca. Versate parte dell’insalata nei gusci di patate preparate prima e lasciate insaporire almeno mezz’ora prima di gustarla<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-59501482427988424522016-11-20T19:00:00.000+01:002016-11-20T19:00:57.305+01:00Pizza con mele e cannella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-lFygNY49uh4/WDHkXZObmlI/AAAAAAAAKTk/DgDib5QZznQrzJWd0VpTgxvapp8AeB_TwCLcB/s1600/pizza4%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-lFygNY49uh4/WDHkXZObmlI/AAAAAAAAKTk/DgDib5QZznQrzJWd0VpTgxvapp8AeB_TwCLcB/s640/pizza4%2B%25281%2529.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
<br />
Cosa c’è di più naturale e genuino di una buona fetta di <b>pizza</b>, realizzata con farine di qualità e resa ancora più deliziosa dall’incontro con le <a href="http://blogmelavalvenosta.com">mele</a> Val Venosta, profumatissime, aromatiche, croccanti. Vi assicuro che la pizza con le mele è quanto di più buono possa esserci!<br />
<br />
<b>Ingredienti<br />
Per l’impasto:</b> <br />
200 gr di farina 0 macinata a pietra<br />
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva<br />
1 cucchiaino di zucchero<br />
mezzo cucchiaino di sale<br />
mezzo cubetto di lievito di birra <br />
125 ml di acqua tiepida<br />
Per il condimento:<br />
2 mele (1 Golden Val Venosta e 1 Red Delicious Val Venosta) <br />
2 cucchiai di miele<br />
1 cucchiaio di succo di limone <br />
1 cucchiaio di cannella macinata <br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
1. Preparate l’impasto della pizza: versate la farina a fontana, versate l’olio sopra la farina e mescolate con le mali. Intanto sciogliete il lievito di birra e lo zucchero nell’acqua. Quando il lievito si sarà ben sciolto versatelo sulla farina e cominciate a impastare per 6-8 minuti fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Alla fine aggiungete il sale, impasta ancora. Coprire con della pellicola e lasciar riposare per 2 ore in un luogo tiepido.<br />
2. Lavate le mele, affettarle sottilmente, conditele con il miele, il succo di limone e la cannella. Mescolate bene.<br />
3. Quando l’impasto sarà lievitato, rimpastate velocemente, formate un disco sottile (sui 30cm diametro), cospargete con le fettine di mela, e infornate a 250°C.<br />
Potete anche realizzare tante piccole pizzette tonde, da servire come merenda o in versione finger food.<br />
4. Sfornate quando la pizza sarà dorata (circa 15 minuti), lasciate intiepidire e servire a spicchi<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-W5SUBdxVGe4/WDHkzh9b63I/AAAAAAAAKTo/G_NE3JmWizgJVSJ7OGdaze-NrGwRGPDFgCLcB/s1600/pizza6%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-W5SUBdxVGe4/WDHkzh9b63I/AAAAAAAAKTo/G_NE3JmWizgJVSJ7OGdaze-NrGwRGPDFgCLcB/s640/pizza6%2B%25281%2529.jpg" width="480" height="640" /></a></div>robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-79870425884486667992016-11-17T12:29:00.003+01:002016-11-17T12:45:31.774+01:00Matriciana per infusione di Davide Scabin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-OXgYPrS5IP8/WC2VvdpkC-I/AAAAAAAAKTE/LhJo1HC9cFY426rwzRwK8vpm6qtT3t7vgCLcB/s1600/matriciana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-OXgYPrS5IP8/WC2VvdpkC-I/AAAAAAAAKTE/LhJo1HC9cFY426rwzRwK8vpm6qtT3t7vgCLcB/s640/matriciana.jpg" width="640" height="427" /></a></div><br />
<br />
La cottura per infusione o “passiva”, resa famosa da chef come Davide Scabin e Elio Sironi, si basa sull’applicazione della conoscenza della temperatura di gelificazione degli amidi. <br />
La cottura della pasta ha lo scopo di convertire l’amido in una forma digeribile. Il processo di cottura può essere schematizzato in tre fasi: <br />
assorbimento dell’acqua, rigonfiamento dell’amido e sua gelatinizzazione. La temperatura di gelatinizzazione è circa 70-75°C.<br />
Nella ricetta di Scabin bisogna notare:<br />
1.l’uso di 5 l di acqua per circa 200 g di pasta in modo da avere una massa di acqua sufficiente a mantenere per i 9 minuti di infusione successiva il calore ad almeno 70-75°C;<br />
2.la pasta viene fatta bollire (100°C) per due minuti in modo da idratarla velocemente nella parte più esterna;<br />
3.infusione per 9 minuti per completare la gelatinizzazione dell’amido anche al cuore della pasta.<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
500 g di bucatini<br />
500 g di pelati S. Marzano frullati<br />
2 spicchi d’aglio non sbucciati<br />
40 g di vino bianco<br />
0,5 g di peperoncino fresco<br />
6 g di sale fino<br />
150 g di guanciale tagliato a fettine sottili<br />
80 g di pecorino<br />
500 g di acqua<br />
<br />
<b>Procedimento</b><br />
Mettere tutti gli ingredienti, tranne il pecorino, nella pentola a pressione a freddo.<br />
Sistemarla chiusa sul fornello più grande con il fuoco al massimo.<br />
Contare 11 minuti dal momento della chiusura e indipendentemente da quando la pentola inizia a fischiare.<br />
A tempo scaduto, togliere la pentola dal fuoco e attendere che la valvola di sfiato faccia uscire il vapore.<br />
Aprire, togliere il coperchio, eliminare l’aglio.<br />
Con un cucchiaio di legno, unire il pecorino e servire aggiungendo una macinata di pepe nero<br />
<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-63315234126880674362016-11-08T19:38:00.004+01:002016-11-08T19:38:52.604+01:00Farsu magru<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-d_21wuqOc4o/WCIbYJqUc8I/AAAAAAAAKSk/jXL6IDaozxsi7c5tZbNFcA6QfT7TMEOBACLcB/s1600/falsomagro4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-d_21wuqOc4o/WCIbYJqUc8I/AAAAAAAAKSk/jXL6IDaozxsi7c5tZbNFcA6QfT7TMEOBACLcB/s640/falsomagro4.jpg" width="640" height="427" /></a></div><br />
Anche se il nome potrebbe trarre in inganno (<b>Falso Magro</b>), in realtà si tratta di un piatto assai ricco a base di carne bovina imbottita con uova sode, formaggi, salumi e quant'altro la fantasia possa suggerirvi. Falso magro è, a dire il vero, "farci de maigre", cioè farcito di verdure, di magro ed è un piatto antico la cui preparazione si deve all'arte dei nobili Monsù, ai quali era affidato il compito di rendere degne della tavola le carni fibrose e dure dei "bovi da guasto", ovvero gli animali stroncati dalla fatica e dalla vecchia che non potevano più essere utilizzati per tirare l'aratro o le pesanti carrette<br />
<br />
<br />
<b>Ingredienti per 4 persone</b><br />
1 fetta di carne di vitello da circa 800 gr<br />
pangrattato<br />
uva passa<br />
pinoli<br />
caciocavallo a tocchetti<br />
parmigiano grattugiato<br />
3 uova sode<br />
alcune fette di salame<br />
Per il ragù:<br />
2 bottiglie di salsa di pomodoro<br />
un battutto di cipolla, carota, sedano<br />
qualche foglia di alloro<br />
1 bicchiere di vino rosso<br />
olio extravergine d'oliva<br />
sale e pepe<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
<br />
Sistemate sopra la fetta di vitello del pangrattato leggermente abbrustolito, le fette di salame, i pezzettini di caciocavallo, l'uva passa precedentemente ammollata in poca acqua tiepida, i pinoli leggermente tostati e le uova sode a fettine. Arrotolate la carne in modo da creare una sorta di salsicciotto e chiudetela con dello spago da cucina.<br />
<br />
A questo punto in una pentola capiente preparate un ragù: soffriggete nell'olio il battutto di cipolla, carota, sedano e alloro; aggiungete la carne e fatela dorare da entrambe le parti. Bagnate col vino rosso e dopo che questo sarà evaporato, aggiungete il pomodoro e lasciate cuocere per almeno 2 ore e mezzo. Quando la carne avrà assunto una consistenza tenera, fatela freddare su un piatto e tagliatela a fettine. Servite la carne cosparsa col ragù ben caldo.<br />
Con il ragù se volete potrete condire anche dell'ottima pasta fatta in casa. Vi assicuro che rimarrete entusiasti dal sapore<br />
<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-69874481112256053172016-10-24T18:09:00.000+02:002016-10-24T18:09:09.155+02:00Muffoletta palermitana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-iEl45cXX-QM/WA4w8CJsVRI/AAAAAAAAKR8/-a8BZ-GgkyQTIrq2faEhHg2Tl5268Bs3gCLcB/s1600/IMG_4949%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-iEl45cXX-QM/WA4w8CJsVRI/AAAAAAAAKR8/-a8BZ-GgkyQTIrq2faEhHg2Tl5268Bs3gCLcB/s640/IMG_4949%2B%25281%2529.jpg" width="480" height="640" /></a></div><br />
La muffolista, ha una storia così antica che viene datata a prima del Romano Impero, quando i maestri del pane siciliani forgiavano i propri impasti mescolando le loro ricette a quelle di origine ellenica e mediorientale.<br />
Nel suo lungo percorso storico il consumo della muffuletta farcita si è legato a diverse tradizioni siciliane, diventando un pane tipico di festività e celebrazioni locali. Si trovano tracce di una focaccia tonda e molle, di consistenza spugnosa e spesso ricoperta di semi di sesamo ad esaltare il sapore dei cereali, nei testi del XVII° secolo dei monaci dell’Agrigentino. La muffuletta infatti a Canicattì veniva consumata con ricche farciture nel giorno dell’Immacolata, terminato il digiuno. A Palermo invece era ed è ancora usanza farcirla con ricotta, acciughe e olio d’oliva nuovo e consumarla a colazione il mattino del 2 novembre, una volta trascorsa la notte di congiunzione tra i vivi e i morti<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
500 grammi farina Manitoba<br />
500 grammi farina di grano duro (rimacinata)<br />
20 grammi di lievito di birra<br />
Un cucchiaio di miele<br />
10 grammi di malto per panificazione<br />
500 ml acqua<br />
1/2 bicchiere d’olio<br />
20 grammi di sale<br />
Semi di sesamo q.b.<br />
<i> <br />
Per condirlo:</i><br />
Olio extravergine d’oliva<br />
Sale e pepe q.b. origano<br />
Caciocavallo semistagionato grattugiato a fili<br />
Sarde salate (secondo i vostri gusti)<br />
<b><br />
Preparazione<br />
</b><br />
Mettere nella planetaria le farine setacciate e il malto, il lievito spezzettato e il miele. Aggiungere tutta l’acqua e dopo aver formato una massa, aggiungere l’olio poco per volta fino a completo assorbimento. Successivamente aggiungere il sale poco per volta, far lavorare per qualche minuto. Formare una pagnotta avendo cura di riportare l’impasto dai bordi verso la sua parte inferiore. A questo punto riporlo in una ciotola infarinata, praticare una taglio a croce sulla parte superiore e mettere a lievitare per due ore in luogo tiepido ricoprendo con una pellicola da cucina.<br />
Trascorso il tempo staccare pezzetti di pasta, arrotolarli con il palmo delle mani, sul piano di lavoro infarinato, in modo da formare dei panetti rotondi di circa 100 grammi. Spennellarli con poca acqua e cospargete con i semi di sesamo, pressandoli leggermente sulle pagnottine, quindi depositarli su teglia foderata con carta da forno e rimettere a lievitare per una mezz’oretta in luogo tiepido, ricoprendo sempre con pellicola da cucina.<br />
A completamento della seconda lievitazione mettere in forno preriscaldato a 200° per 10/15 minuti e comunque fino a completa doratura della muffoletta. Dopo che si sono raffreddate aprite a metà e condite!<br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-90851986650827483682016-10-20T16:37:00.000+02:002016-10-20T16:38:13.229+02:00Apple pie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-dEqQB2k64fA/WAjV0b60SQI/AAAAAAAAKRc/ckXvxiih4AQOQMtmShtcQMMqNY_H8f7GACLcB/s1600/pie2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-dEqQB2k64fA/WAjV0b60SQI/AAAAAAAAKRc/ckXvxiih4AQOQMtmShtcQMMqNY_H8f7GACLcB/s640/pie2.jpg" width="481" height="640" /></a></div><br />
<br />
Il fatto che questo dolce di origine rurale e profondamente antiaristocratico sia diventato un’icona proprio in America dice molto sugli americani, così come la Sacher spiega molte cose sui viennesi. L’<b><a href="http://www.ascuoladipasticceria.wordpress.com">apple pie</a></b> è un dolce democratico e richiede pochi ingredienti particolari o tecniche avanzate. E’ un dolce associato alla casa e all’ambito domestico. E’ collegata al New England, contrariamente a quanto accadeva nell’Old England, la terra dei mangiatori di pudding, dove apple pie e crostate difficilmente finivano con l’abbellire la tavola di una signora chic o di un gentiluomo elegante.<br />
L’apple pie, la crostata chiusa di mele, sembrerebbe risalire all’Inghilterra medievale. La Forme of Cury, del 1390, contiene già le indicazioni “per fare una Tartys in Applis”. Alla fine del Cinquecento, la ricetta dell’apple pie era praticamente la stessa di oggi. Nel suo diario del 1664, il marinaio inglese Samuel Pepys riportò di una cena a base di porridge di legumi e della più eccellente apple pie mai mangiata prima. Questo ci spiega come il dolce si collocasse nella gastronomia inglese: più che buono per un dipendente pubblico ma difficilmente degno d’essere inserito nell’alta cucina<br />
<br />
<b><br />
Ingredienti</b><br />
<br />
Per l'impasto:<br />
500 g de farina 00<br />
250 g di burro (senza lattosio)<br />
50 g di zucchero a velo<br />
1 cucchiaino di sale<br />
1 cucchiaio di aceto di sidro di mele<br />
7 cucchiai di acqua fredda<br />
Per il ripieno:<br />
4 o 5 mele Granny Smith sbucciate e tagliate a pezzetti<br />
1 cucchiaio di cannella in polvere<br />
100 gr di zucchero di canna<br />
1 baccello di vaniglia o un cucchiaino di estratto di vaniglia<br />
50 g di burro<br />
3 cucchiai di farina di mais<br />
2 cucchiai di succo di limone<br />
<br />
Preparazione<br />
1. Nella planetaria o con un robot da cucina o a mano, mischiate la farina, lo zucchero a velo e il sale con il burro.<br />
<br />
2. Aggiungete quindi l’acqua e l’aceto e mischiate il tutto con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo.<br />
<br />
3. Dividete l’impasto in due e avvolgetelo con della pellicola, lasciatelo riposare in frigo per circa un’ora e tiratela fuori giusto prima di iniziare la fase seguente, in modo che non sia troppo dura<br />
<br />
4.Preparate la farcia: Riscalda il forno a 180°C e intanto mescolate i pezzi di mela con lo zucchero di canna, la cannella e la vaniglia; mischite la farina di mais con il succo di limone e sciogliete lentamente il burro in una padella.<br />
<br />
5. Aggiungete i i pezzi di mela e lasciate cucinare mescolando di tanto in tanto, fino a che la mela non diventa dorata<br />
<br />
6. Aggiungete il mix di farina di mais e succo di limone, mescolate per altri 5 minuti. Toglete il tutto dal fuoco<br />
<br />
7. Ungete con il burro uno stampo di 25 cm di diametro. Stendete le due parti d’impasto su una superficie infarinata fino ad ottenere due cerchi un po’ più grandi che lo stampo (circa 5 cm in più). Mettete uno dei dischi sul fondo dello stampo e fate dei piccoli fori con una forchetta<br />
<br />
8. Ricopritelo con della carta da forno e dei fagioli crudi, infornate per circa 15 minuti<br />
<br />
9. Toglete la carta da forno e versate nello stampo il ripieno di mele, ricoprite quindi con il secondo cerchio di pasta e chiudete sui bordi, facendo attenzione a premere bene, in modo che l’impasto non si stacchi durante la cottura. Potete usare un po’ d’acqua per aiutarvi<br />
<br />
10. Fate dei piccoli tagli sulla superficie della torta, di modo che possa respirare durante la cottura. Formate delle foglie o altre figure a piacere e decorate la superficie della torta.<br />
<br />
11. Spennellatela con un mix di tuorlo d’uovo e un po’ d’acqua e sopra dello zucchero di canna. Infornate la torta per 45 min controllando che non si bruci troppo durante gli ultimi 10 minutirobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-39032373706422365762016-10-17T19:00:00.002+02:002016-10-17T19:03:23.132+02:00Chizze emiliane<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-l0OGluRBjZk/WAUDi6J194I/AAAAAAAAKRI/m1lmiiUtag8x1-rM3QMEaiJGfsgjl22KgCLcB/s1600/chizze2%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-l0OGluRBjZk/WAUDi6J194I/AAAAAAAAKRI/m1lmiiUtag8x1-rM3QMEaiJGfsgjl22KgCLcB/s640/chizze2%2B%25281%2529.jpg" width="640" height="520" /></a></div><br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
400 gr di farina<br />
60 gr di burro<br />
120 gr di parmigiano reggiano<br />
un pizzico di lievito in polvere<br />
olio per friggere, sale<br />
aceto balsamico <br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
1.Mescolate la farina setacciata con un cucchiaino di sale e il lievito, mettete al centro il burro a pezzetti e impastate unendo acqua tiepida quanto basta ad ottenere una pasta piuttosto consistente. Lavorate energicamente la pasta sulla spianatoia e lasciatela riposare per 30 minuti<br />
<br />
2.Stendetela con il matterello allo spessore di pochi millimetri, quindi ritagliate dei dischi. Su ognuno adagiate un cubetto di parmigiano reggiano e richiudete formando delle mezzelune. Premete bene i bordi e friggete le chizze in abbondante olio ben caldo<br />
<br />
3. Scolatele su della carta assorbente e servitele ben calde in modo da apprezzare in pieno la scioglievolezza del ripieno a base di parmigiano. Io vi consiglio di accompagnarle con qualche goccia di aceto balsamicorobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-10904893931818114752016-10-07T18:05:00.000+02:002016-10-07T18:05:07.273+02:00Cestini di pane farciti di pollo e ceci in salsa Harissa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-tin0MZD_ziE/V_fHVkPjoOI/AAAAAAAAKQg/nVX9j4xu368XWrnhaXLKWGXdDVocfBvxQCLcB/s1600/crostino%2Be%2Bceci%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-tin0MZD_ziE/V_fHVkPjoOI/AAAAAAAAKQg/nVX9j4xu368XWrnhaXLKWGXdDVocfBvxQCLcB/s640/crostino%2Be%2Bceci%2B%25281%2529.jpg" width="640" height="427" /></a></div><br />
Per i cestini: <br />
Una confezione di pane casereccio in fette<br />
250 di ceci freschi precotti<br />
un petto di pollo<br />
alcuni fili di erba cipollina<br />
1 cipolla bianca<br />
sale e pepe<br />
<i>Per la salsa Harissa:</i><br />
4 spicchi d'aglio<br />
un cucchiaio di sem Carvi (o di finocchio)<br />
un cucchiaio di coriandolo in polvere<br />
un cucchiaio di menta essiccata<br />
250 gr di peperoncini rossi piccanti<br />
olio extravergine d'oliva<br />
un cucchiaio di sale<br />
<br />
Per la Salsa harissa:<br />
300 g di peperoncini rossi<br />
4 spicchi d'aglio<br />
1 cucchiaio di cumino<br />
1 cucchiaio di coriandolo tritato<br />
qualche foglia di coriandolo fresco<br />
1 cucchiaio di menta tritata<br />
olio evo<br />
sale fino.<br />
<br />
Preparazione<br />
Preparate per prima cosa la salsa Harissa: Mondate gli spicchi d'aglio e riduceteli a pezzetti; lavate i peperoncini, eliminate il picciolo, e immergeteli in acqua per almeno 2 ore poi scolateli e metteteli in un mortaio, se lo possedete, oppure in un mixer; unite tutte le spezie e cominciate a tritare il tutto aggiungendo olio a filo fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Completate aggiustando di sale.<br />
Procedete alla lessatura dei ceci (operazione che se desiderate potete compiere pure il giorno prima). <br />
In un tegame, tritate la cipolla e fate saltare in poco olio. Aggiungete i ceci, il petto di pollo tagliato a cubetti e insaporite con sale e pepe macinato al momento e aggiungete anche qualche filo di erba cipollina. Lasciateli da parte. Intanto, su un tagliere private il pane della crosta esterna e adagiatelo all'interno di un coppapasta su una teglia da forno. Spennellatelo leggermente di olio e fate dorare in forno a 200° per 7-8 minuti. <br />
Una volta dorato, sfilate via il pane dal coppapasta e posizionatelo su un piatto. Riempitelo con una cucchiaiata di ceci e pollo e completate con la salsa Harissa <br />
robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-70550788085721698912016-10-07T15:31:00.002+02:002016-10-07T15:31:45.040+02:00American Peach Pie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-RehN5JZSoQQ/V_ejjnzG8DI/AAAAAAAAKQQ/Ckb8kGVLIrI02_w7G541PZLEkeTsLaP2wCLcB/s1600/crostata%2Bpesche%2B5%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-RehN5JZSoQQ/V_ejjnzG8DI/AAAAAAAAKQQ/Ckb8kGVLIrI02_w7G541PZLEkeTsLaP2wCLcB/s640/crostata%2Bpesche%2B5%2B%25281%2529.jpg" width="513" height="640" /></a></div><br />
<br />
"American Peach Pie", una crostata americana a base di pesche assolutamente strepitosa. Questa crostata americana, nasce dalla visione di un film "UN GIORNO COME TANTI ( LABOR DAY )", che regala un momento culinario pazzesco, una torta di pesche, ad alto tasso erotico, un dolce semplice, di conforto, che permetterà ai protagonisti di sciogliere la tensione.<br />
<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
Per la frolla:<br />
400 gr di farina 00<br />
150 gr di burro<br />
1 bicchiere di acqua molto fredda<br />
1 cucchiaino di zucchero <br />
1 cucchiaino raso di sale<br />
Per la farcitura:<br />
1,5 kg di pesche fresche sode<br />
100 g di zucchero bianco<br />
100 g di zucchero di canna<br />
60 g di amido di mais o farina<br />
la punta di un cucchiaino di noce moscata (solamente se gradita)<br />
1/2 cucchiaino di cannella in polvere<br />
un pizzico di sale<br />
2 cucchiai di succo di limone<br />
1 cucchiaio di burro<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
1. Affettate le pesche in una terrina, copritele con gli zuccheri miscelati fra loro e lasciate riposare per un'ora<br />
2. Lavorate a crema il burro. Unite in una ciotola la farina, il sale e lo zucchero e unite il burro. Con una forchetta schiacciate l'impasto in modo da ottenere delle briciole. Non lavorate troppo l'impasto altrimenti questo perderà la sua friabilità. <br />
3. Aggiungete all'impasto un bicchiere di acqua fredda: aggiungetela un po' per volta. Continuate a schiacciare con una forchetta, formate una palla e mettete a riposare l'impasto per almeno mezz'ora<br />
4. Dividete l'impasto in due parti. Stendete la prima parte non troppo sottile in uno stampo di circa 24-26 cm di diametro. Mettete lo stampo in frigo.<br />
5. Nel frattempo le pesche avranno rilasciato tutto il loro succo. <br />
6. Scolatele e raccogliete il succo in un pentolino, aggiungere l'amido di mais, la noce moscata, la cannella e il sale, <br />
mettere sul fuoco e portare a ebollizione<br />
7.Togliete dal fuoco e mescolate il succo di limone e il burro<br />
8.Distribuite le pesche nello stampo e versate sopra il succo<br />
9. Stendete la restante parte di frolla sul composto e rinforzate i bordi formando una sorta di cordone<br />
10. Cuocete in forno per circa 50 minuti a 200° C. Lasciatela freddare e servite cospargendola con dello zucchero a velorobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-57709272110526836862016-10-01T17:23:00.003+02:002016-10-01T17:24:25.066+02:00Panini con gocce di cioccolato fondente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-pGorgRmBliI/V-_U5kPLsLI/AAAAAAAAKP8/DH7m41OK12sbCLDNWFp3mjuQukFi9brywCLcB/s1600/lievitati1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-pGorgRmBliI/V-_U5kPLsLI/AAAAAAAAKP8/DH7m41OK12sbCLDNWFp3mjuQukFi9brywCLcB/s640/lievitati1.jpg" width="427" height="640" /></a></div><br />
Ingredienti:<br />
500 gr di farina manitoba<br />
50 gr di burro<br />
300 ml di latte<br />
25 gr di lievito<br />
7 gr di sale<br />
60 gr di zucchero<br />
gocce di cioccolato<br />
Per spennellare:<br />
un tuorlo<br />
poco latte<br />
<br />
Preparazione<br />
1.Sbriciolate il lievito di birra in una ciotola, aggiungete due cucchiaini di zucchero e unite 100 ml di latte appena tiepido; mescolare per sciogliere i grumi e attendete che sulla superficie del latte si formi una leggera schiuma. <br />
2.Scaldate appena il resto del latte, unite lo zucchero restante, il burro fuso e il sale, quindi mescolate bene per sciogliere il tutto. <br />
3.Ponete in una capiente ciotola la farina, formate un buco al centro e versatevi il composto di latte e il lievito. Lavorate l’impasto con le mani aggiungendo le gocce di cioccolato <br />
4.Amalgamate bene gli ingredienti fino ad ottenere una palla impastando per almeno 15 minuti, fino a che il composto non diventi liscio ed elastico. <br />
5.Mettete l'impasto in una capiente ciotola e copritelo con un panno leggermente umido; mettetelo a lievitare in un ambiente tiepido e senza correnti d’aria per almeno due ore: la pasta deve raddoppiare il suo volume <br />
6.Quando la pasta sarà lievitata, toglietela dalla ciotola e formate un salsicciotto. Dal filone di impasto ricavate tanti pezzetti del peso di circa 30 gr ciascuno, con i quali formerete delle palline<br />
7.Miscelate il tuorlo e il latte e spennellate la superfice dei panini per renderli lucidi dopo la cottura<br />
8.Infornate per 12 minuti circa a 220° in modalità ventilata: quando saranno cotti sfornate e lasciate raffreddare i paninirobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-63780514520328287592016-09-30T16:14:00.003+02:002016-09-30T16:14:55.697+02:00Tortino al cioccolato dal cuore morbido<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-XfDMqesVccw/V-5yS0eDgZI/AAAAAAAAKPg/3gf3gXsVaw81QdGnUJDMgj4hKD6sof-CQCLcB/s1600/cioccolato3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-XfDMqesVccw/V-5yS0eDgZI/AAAAAAAAKPg/3gf3gXsVaw81QdGnUJDMgj4hKD6sof-CQCLcB/s640/cioccolato3.jpg" width="427" height="640" /></a></div><br />
<b>Ingredienti</b><br />
200 gr di cioccolato fondente<br />
200 gr di burro<br />
130 gr di zucchero<br />
50 gr di farina 00<br />
4 uova<br />
cacao amaro<br />
<b><br />
Preparazione</b><br />
<br />
Fate sciogliere il cioccolato tagliato in pezzi con il burro in un piccolo tegame.<br />
Aggiungete al cioccolato lo zucchero e amalgamatelo bene. <br />
Passate ad aggiungere le uova e unitele bene al composto.<br />
Infine incorporate a pioggia la farina setacciata.<br />
Una volta incorporati tutti gli ingredienti, mettete l’impasto in piromani singoli precedentemente imburrati e spolverati con il cacao amaro.<br />
Quest’ultima operazione impedirà che i tortini al cioccolato con cuore morbido si attacchino alle pareti della tortiera.<br />
Infornate a 180°C per circa 18/22 minuti a seconda della resa del vostro forno. Una volta pronti, sfornateli sul piatto di portata e serviterobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-19226297417034933232016-09-29T11:54:00.002+02:002016-09-29T11:59:01.399+02:00Pasta ca' muddica atturrata e anciove<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-RPmWtz18uIU/V-zkpAULjJI/AAAAAAAAKO0/DLNutIBBN7IqUXC1-mtOwNwkCj9tidkNQCLcB/s1600/pasta%2Bca%2Bmuddica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-RPmWtz18uIU/V-zkpAULjJI/AAAAAAAAKO0/DLNutIBBN7IqUXC1-mtOwNwkCj9tidkNQCLcB/s640/pasta%2Bca%2Bmuddica.jpg" width="427" height="640" /></a></div><br />
Questo piatto cari amici presenta, nelle nove province siciliane diverse varianti. La cucina della mia terra non finirà mai di stupirmi perchè pur con ingredienti talvota davvero poverissimi è stata in grado di affermarsi ovunque con dei veri e propri capolavori gastronomici. In questo piatto ad esempio ritroviamo il pangrattato, le acciughe e l'estratto di pomodoro che insieme si esaltano a vicenda creando un gusto davvero particolare.<br />
<br />
<br />
<b>Ingredienti per 4 persone</b><br />
350 gr di pasta<br />
4/5 acciughe sott'olio<br />
100 gr di triplo concentrato di pomodoro<br />
1 spicchio d'aglio<br />
olio d'oliva<br />
pangrattato<br />
<b><br />
Preparazione</b><br />
1.In un tegame piccolino mettete a imbiondire l'aglio in olio d'oliva, privato della buccia e tagliato a pezzetti.<br />
2. Aggiungete le acciughe lasciandole sciogliere aiutandovi con un cucchiaio di legno fino ad ottenere quasi una crema.<br />
3. Aggiungete il triplo concentrato di pomodoro, diluendo con acqua e mescolando bene.<br />
4. Tostate il pangrattato in una padella.<br />
5. Lessate gli spaghetti e conditeli prima con la salsa, poi con una spolverata di pangrattato e se vi piace ancora un cucchiaio di salsa sopra.robertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-24136024733786634812016-09-28T16:13:00.001+02:002016-09-28T16:13:20.227+02:00Cassata al forno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-ALhxLZ_iFjo/V-vPeRO5LEI/AAAAAAAAKOY/oQtXg-cIM58RmwPoMPNwxXOgGjBwL-ZZQCLcB/s1600/cassata%2Bal%2Bforno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-ALhxLZ_iFjo/V-vPeRO5LEI/AAAAAAAAKOY/oQtXg-cIM58RmwPoMPNwxXOgGjBwL-ZZQCLcB/s640/cassata%2Bal%2Bforno.jpg" width="640" height="427" /></a></div><br />
<b>Ingredienti</b><br />
<i>Per la pasta frolla: </i><br />
375 gr di burro<br />
250 gr di zucchero a velo<br />
50 gr di marmellata di albicocche<br />
2 uova<br />
1 bustina di lievito<br />
1 cucchiano di vaniglia<br />
2 limoni grattugiati<br />
680 gr di farina 00<br />
<b>Per il pan di spagna:</b><br />
5 uova<br />
100 gr di farina<br />
100 gr di zucchero<br />
1 stecca di vaniglia<br />
<b>Per la crema di ricotta:</b><br />
500 gr di ricotta di pecora<br />
200 gr di zucchero<br />
1 tavoletta di cioccolato fondente<br />
qualche buccia di arancia candita<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
1. Preparate con un giorno di anticipo la pasta frolla: nella planetaria impastate il burro con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi; aggiungete la marmellata, il lievito, la vaniglia, le bucce di limone e un uovo per volta. Continuate ad impastare<br />
2. Aggiungete a cucchiaiate la farina in modo che si amalgami al composto. Dovrete ottenere un impasto piuttosto compatto. Trasferitelo su una tavola di legno e continuate ad impastare ancora fino a che l’impasto risulterà ben compatto. Se fosse necessario aggiungete qualche cucchiaio d’acqua. Fate una palla, avvolgetela con la pellicola trasparente e trasferitela in frigorifero<br />
3. Preparate il Pan di Spagna: separate i bianchi dai rossi. Montate i primi a neve ferma. In planetaria, versate i rossi e mescolateli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete i semi di una bacca di vaniglia e la farina a cucchiaiate e continuate a lavorare il composto. Unite i bianchi montati a neve al composto e trasferite il tutto su una teglia rotonda, coperta da carta forno. fate cuocere a 220° per una decina di minuti<br />
4. Preparate la crema di ricotta: mescolate la ricotta con lo zucchero. Coprite con pellicola trasparente e lasciate riposare la crema in frigorifero fino al giorno seguente. Riprendete la crema e passatela al passapomodoro. Otterrete una crema dalla consistenza molto fine e delicata.<br />
5. Stendete con il matterello la pasta frolla. Dovrete ricavare due dischi: uno per la base e uno per la copertura. Sistemate la base all’interno di una teglia da fondo di forma circolare. Su questa adagiate il Pan di Spagna. Fate quindi uno strato col cioccolato fondente e le bucce di arancia candite sistemate qua e là. Su questo, versate la crema di ricotta, livellatela per bene e coprite con l’ultimo strato di pasta frolla.<br />
6. Bucherellate la superficie del dolce con un coltello di modo che in cottura non si gonfi e cuocete per circa un’ora a 200° C.<br />
7. Lasciate freddare il dolce e capovolgetelo su un piatto da portata. Cospargetela con zucchero a velo, della cannella a filo e se vi piace anche dei pistacchi tritati finementerobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1902092054967204685.post-3289299511887255872016-09-27T17:20:00.000+02:002016-09-27T17:20:36.376+02:00Paris Brest<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-cEuqPCGd5A0/V-qOAhei6zI/AAAAAAAAKOI/9GRLrIypjBgRxVG9Q26JXKXgE5qTnlZ5gCLcB/s1600/parisbrest2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-cEuqPCGd5A0/V-qOAhei6zI/AAAAAAAAKOI/9GRLrIypjBgRxVG9Q26JXKXgE5qTnlZ5gCLcB/s640/parisbrest2.jpg" width="427" height="640" /></a></div><br />
Il <b>Paris – brest</b> è un dessert della cucina francese, fatto di pasta choux e crema di cioccolato.<br />
Questo dolce è stato creato da un pasticcere di Maisons-Laffitte, Luis Durand nel 1891 per commemorare la corsa ciclistica Parigi-Brest-Parigi.<br />
La sua forma circolare infatti rappresenta una ruota. In seguito, il dolce si duffuse dagli ambienti sportivi in tutte le pasticcerie della Francia<br />
La basa di queste delizie come dicevamo è la pasta choux, la cui ricetta rimane invariata in tutte le preparazioni. Si tratta di una base neutra, nè dolce nè salata, che si adatta ad ogni tipo di preparazione. Per ottenere un impasto a regola d'arte, ricordate di seguire alcuni piccoli accorgimenti: il burro deve essere completamente sciolto prima di aggiungere la farina e non deve bollire, altrimenti si perde la giusta proporzione di acqua. Come vedrete, tra gli ingredienti della ricetta c'è anche il latte che servirà per ottenere una pasta più scura e dorata: gli zuccheri del latte, in cottura, caramellizzano dando una bella sfumatura di colore. Può capitare che le uova indicate non siano sufficienti a raggiungere la consistenza desiderata perché troppo piccole, in questo caso dovrete aggiungerne ancora. Procedete sbattendo l'uovo e utilizzandone poco per volta fino a quando non avrete ottenuto il risultato desiderato. Infine, fate attenzione alla cottura. Una volta pronti, non tirateli subito fuori dal forno ma aspettate qualche minuto in modo che lo sbalzo di temperatura non li faccia sgonfiare<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
<i>Per la pasta choux:</i><br />
175 gr di farina di grano tenero tipo 00<br />
185 gr di acqua<br />
25 gr di latte<br />
165 gr di burro<br />
4-5 uova<br />
un pizzico di sale<br />
<b>Per la farcitura:</b><br />
300 gr di panna fresca<br />
30 gr di zucchero a velo<br />
80 gr di mandorle<br />
<br />
<b><br />
Preparazione</b><br />
1.Mettete in una pentola il latte, l'acqua, il sale e il burro e fate scaldare. Togliete dal fuoco non appena il burro è sciolto e in un solo colpo versate la farina mescolando. Riportate sul fuoco e rimestate senza fermarvi fino a quando il composto non si staccherà facilmente dalle pareti della casseruola<br />
<br />
2.Per realizzare le forme dei Paris-brest: con la tasca da pasticcere formate delle ciambelline di 7-8 cm di diametro ben distanziate<br />
<br />
3.Per la farcitura dei mini Paris-brest vi servirà la panna montata e delle lamelle di mandorle. Dividete le ciambelline a metà in orizzontale. Farcitele con panna montata leggermente zuccherata alla quale avrete aggiunto delle mandorle (preferibilmente tostate). Una volta che le avrete farcite, cospargetele di zucchero a velo e completate con qualche lamella di mandorlarobertaincucinahttp://www.blogger.com/profile/06862283158199259679noreply@blogger.com0