lunedì 13 dicembre 2010

I Presepi in Villa

Sabato 18 Dicembre 2010, presso la Villa Bragadin (ex negozio Sartorello)  via Duca D’Aosta nr.2 – Ceggia (VE) si terrà la presentazione della manifestazione “I Presepi in Villa”
L’evento è realizzato dal gruppo Amici del Presepio di Ceggia., con lo scopo di promuovere il recupero della cultura locale e delle tradizioni, coinvolgendo giovani ed anziani e far conoscere, attraverso questa iniziativa,  il territorio ed  incentivare l’economia ristorativa e ricettiva.
Si  potrà visitare la rassegna di numerosi presepi provenienti dal Veneto ,da diverse Regioni italiane e diverse nazionalità.
Nel programma della manifestazione si svolgerà:
-          il I° Concorso Nazionale di Presepi Artistici in Cioccolato;
-          il I° Concorso di Presepi realizzati con prodotti alimentari ed eseguiti con diverse tecniche da Chef di fama mondiale, dagli allievi di Istituti Alberghieri ed amanti dell’arte nella gastronomia;
-           il I° Concorso Gastronomico Veneto “la ricetta della nonna con il nipotino” che raccoglie le ricette tradizionali proposte dalle nonne assieme ai bambini.

Una via per testimoniare l'eccellenza della famiglia Renzini



L’eccellenza della norcineria in Umbria sta a casa Renzini, una famiglia dal fuoco vivo come amano definirsi Mastro Dante e i suoi due figli, Franco e Federico.
A testimonianza della sapiente arte di famiglia, Montecastelli ha dedicago una strada a Dante Renzini senior, capostipite della nota famiglia di produttori di salumi di Alta Gastronomia.
“Via Dante Renzini (Mastro norcino 1889 – 1952)”: recita la targa che il Comune di Montecastelli, in provincia di Perugia, ha apposto da pochi giorni in una delle sue strade per onorare un grande personaggio locale che ha contribuito alla buona fama del paese. Al numero civico “2”, c’è la testimonianza del valore di questo illustre concittadino del passato: lo stabilimento principale dell’Azienda Renzini, oggi diretta da Mastro Dante, nipote e degno discendente del primo dei norcini della stirpe.
«Sono veramente orgoglioso del riconoscimento ufficiale attribuito al nonno che, con la moglie, ha iniziato qui l’attività, prima come oste e poi come norcino», ricorda il cavalier Renzini, «I nonni hanno dedicato tutta la loro vita non solo al lavoro ma anche a un sogno che è stato tramandato di generazione in generazione fino alla sua realizzazione, tra mille difficoltà».
L’omonimo del capostipite della famiglia ha continuato l’opera intrapresa dal nonno che era destinata a naufragare a seguito della prematura scomparsa del padre Attilio. Ancora adolescente Dante Renzini junior si è rimboccato le maniche e, a costo di sacrifici e molto impegno, è arrivato ai livelli attuali, superando le aspettative del predecessore: tre aziende nel settore della norcineria, una per la produzione dell’olio e una vitivinicola.
Oggi la tradizione di famiglia, prosegue con successo anche grazie ai figli di Mastro Dante che di recente si sono lanciati sul mercato con una nuova linea di Alta Gastronomia completamente ideata e realizzata a Casa Renzini.  Con questa nuova linea di gastronomia,  destinata a consumatori attenti alla naturalità del cibo, all’origine delle materie prime ed attratti dall’artigianalità di un prodotto di alta qualità, i Renzini hanno deciso di unire l’alta qualità degli arrosti tipici della gastronomia umbra, con la velocità e la praticità di utilizzo, una linea di prodotti innovativi sul mercato nel rispetto della tradizione.
“Gli arrosti contadini”, che uniscono tipicità a innovazione, come sottintende lo slogan “Concediti un secondo… di grande gusto!”, si devono proprio al palato e all’ingegno degli junior della famiglia, come racconta Federico Renzini, responsabile marketing del Gruppo: «Io e mio fratello ci siamo assegnati il compito di sviluppare nuovi prodotti, riunendoci quattro o cinque volte al mese per inventare e assaggiare le nostre ricette che si ispirano alla tradizione ma in chiave moderna. Solo il 10% di quello che architettiamo nella “cucina” aziendale passa poi in produzione».
Le specialità della gamma sono caratterizzate dalla naturalità e dalla preparazione assolutamente artigianale, con l’utilizzo solo di pezzi interi di carne, di origine italiana, in pezzature di circa 7 chili, e non di “estrusi” (ovvero mix di macinato), come fa l’industria. Gli arrosti della Renzini vengono  preventivamente puliti, sgrassati, rifilati e squadrati e sono tutti cotti in forni a secco, ad alte temperature, in modo da conferire alla carne una gradevole sapidità e un’invitante crosticina.
Ma il plus che contraddistingue i nuovi prodotti di gastronomia è una straordinaria morbidezza che «viene ottenuta grazie a sistemi genuini, sempre artigianali.», riferisce Federico, «Innanzitutto l’Azienda elabora arrosti “in camicia”, grazie a un brevetto di noi fratelli che, mentre valutavamo una fesa di tacchino alquanto asciutta, abbiamo avuto l’idea di rivestirla con cotenna di suino fresca, cucita e legata a mano. La copertura protegge la carne, mentre cuoce per almeno 7-8 ore a 200° C, e il suo filo di grasso, sciogliendosi, insaporisce l’arrosto. Inoltre, prima della cottura, non siringhiamo il pezzo con liquidi aromatici ma lo facciamo riposare per oltre una settimana in una marinata che è composta da spezie, tra cui cannella e macis, bollite per più di un’ora, e da una concia di erbe aromatiche secche, come finocchio e aglio».
Con questa formula sono nate le sette bontà di Fuoco Vivo, a cui, in futuro, se ne aggiungeranno altre.
I sette “arrosti contadini”, tutti a basso tenore di grassi e senza fonti di glutine, sono presenti nelle migliori salumerie e gastronomie.

Alla linea di Alta Gastronomia, a firma dei fratelli Renzini, è collegato un concorso on line che chiede ai consumatori di Fuoco Vivo l’invio di una ricetta all’indirizzo e-mail: info@renzini.it. Ogni mese la migliore tra quelle pervenute verrà pubblicata nel nuovo sito dell’Azienda e il suo autore premiato con un week-end da favola nella verde Umbria.

Per saperne di più, sui prodotti, sul concorso e sulle iniziative che “bollono in pentola”, il cavalier Dante Renzini e i suoi figli invitano a iscriversi alla newsletter e a visitare il sito www.renzini.it che offre anche divertenti momenti di intrattenimento, come “Gioca con noi”, con l’irresistibile test “Che salume sei?”, che fa scoprire al gourmet-nauta il suo identikit di salame, mortadella al peperoncino o…

Gaia e il suo "Shake and Bake"




Cari amici, questa settimana vorrei parlarvi di una persona che credo molti di voi conosceranno già, ovvero Gaia del sito www.shakeandbake.it. Il suo è stato uno dei primi blog che ho visitato e che mi ha colpito, per tante ragioni, non ultima il fatto che Gaia, da appassionata blogger si è trasformata in una collaboratrice di Giallo Zafferano (http://www.giallozafferano.it/), uno dei più autorevoli portali italiani di gastronomia. Mi sono chiesta: quale sarà stato il percorso che l’ha portata fino a qui? Com’era il mondo dei blog quando ha cominciato? Quante altre blogger sognano di approdare ad una redazione come quella? Così carica di curiosità, ho contattato Gaia per chiederle se le facesse piacere raccontarmi qualcosa di più di se stessa e della sua passione per la cucina e così lei ha carinamente accettato.
Dai suoi racconti ho capito alcune cose di lei fondamentali. Gaia si definisce “cioccolato-dipendente;  ama da sempre scrivere, condividere con gli altri la sua passione per la cucina e distribuire coccole culinarie a tutti i suoi affezionati sostenitori , e la sua principale fonte di ispirazione è la mamma.
<<Ho iniziato – mi racconta Gaia- nel lontano 2005 aprendo il mio primo blog che si chiamava "Sogni&Pensieri...le mie idee tra le nuvole", poi trasformato in veste più seriosa in www.shakeandbake.it  da un'annetto più o meno. Quando ho cominciato, nella blogosfera i primi blog interamente dedicati alla cucina erano prevalentemente stranieri, inglesi e americani  tanto che ovviamente l'unico mezzo di comunicazione con gli autori era l'inglese, poi poco alla volta anche qui in Italia ci sono stati i primi foodblog sempre più o meno a partire dal 2005-06 e la formula è rimasta la stessa di ora, ovvero un post semplice con un'introduzione personale della ricetta, qualche foto che nel tempo ovviamente è andata solo migliorando, e poi i commenti e i botta/risposta che ne derivano>>.
Gaia non è partita con l'idea di creare un blog di cucina, il classico foodblog che invece ora spopola, ma solo una piattaforma con la quale e sulla quale condividere un'altra delle sue passioni: scrivere. Ma come hanno fatto i suoi pensieri a trasformarsi in deliziose ricette?
<<Credo che per tutte noi che abbiamo aperto le danze al variegato mondo dei foodbloggers- spiega Gaia- l'inizio sia stato lo stesso: ovvero condividere la passione personale per la cucina e per tutto ciò che riguarda il mondo del food in generale; poi sempre gradualmente anche il mondo di internet ha capito il valore dei foodbloggers dando loro l'opportunità di creare delle reti di comunicazione e di collaborazioni sempre più importanti a mano a mano che la scia del foodblog metteva radici>>.
Quando ho visitato per la prima volta il blog di Gaia, sono rimasta sorpresa dai numerosi contatti che intratteneva con gli altri foodbloggers, ma non solo. Mi piaceva il tono amichevole con cui rispondeva ai post, sembrava trasparire una sorta di insolita, ma bellissima forma di amicizia. Mi sono chiesta, come si fa da un semplice botta e risposta ad un post a creare quel filo sottile che poi ti consente di intrattenere in modo duraturo sul tuo blog gli altri utenti?