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lunedì 11 marzo 2013
Le pâté de Pâques berrichon e la cucina della fusione
Cari amici, ormai questo blog giorno dopo giorno mi porta a provare nuove esperienze in cucina e si evolve sempre di più in qualcosa di inaspettatamente soddisfacente. Oggi ad esempio posterò una ricetta che inaugura una rubrica nuova pensata in collaborazione con una carissima amica, Sally Chef, con cui condividiamo il grande amore per il cibo in tutte le sue forme.
Abbiamo scelto di chiamare la Rubrica "La cucina della fusione: incontrarsi in cucina per fondersi nella stessa ricetta".
Vi piace? A noi tantissimo, anche perché cosa c'è di più bello che stare in cucina con un'anima affine e provare a scoprire e reinterpretare i sapori e i profumi di cucine che non ci appartengono? Ecco di volta in volta sceglieremo una ricetta di un altro Paese e proveremo, utilizzando ingredienti il più possibile rispettosi delle tradizioni, a realizzarla in una cucina che vogliamo sia di tutti. Chiunque potrà entrare e farne parte, perché siamo convintissime che la cucina non può che essere condivisione.
Ma a questo punto non posso non parlarvi della ricetta scelta: la prima abbiamo voluto appartenesse alla tradizione francese, un pò perchè sappiamo bene che la Francia è la patria della cucina e un pò perché siamo davvero affascinate dalle tradizioni, spesso contadine di alcuni loro piatti.
Abbiamo quindi preparato "Le pâté de Pâques berrichon", una ricetta tipica di Berry, un antico centro agricolo della Francia.
In questi luoghi è tradizione a Pasqua preparare una torta salata che tra i suoi ingredienti ha, fra gli altri, delle carni macinate e delle uova sode nascoste in una sfoglia dal sapore delizioso.
Naturalmente di questo piatto ci sono infinite varianti, c'è chi ad esempio usa prepararla con le carni d'anatra. Ognuno di voi, sarà libero di reinterpretarla utilizzando gli ingredienti che ritiene si adattino meglio alla preparazione.
Ingredienti
(da 4 a 8 porzioni)
Tempi per la preparazione: circa 1 ora + 12 ore per la marinatura
Tempi di cottura: 45 minuti
Costo complessivo € 20,00
Per la marinatura:
3 chiodi di garofano
4 gambi di prezzemolo
3 grosse fette di cipolla
1 foglia di alloro
200gr vino bianco secco
Per la sfoglia:
350gr di farina manitoba
170gr burro morbido
1 uovo
un pizzico di sale
Per la farcia:
300gr di fesa di vitello macinata
300gr macinato di maiale
150gr salsicce senza pelle
100gr di pancetta dolce
100gr di lardo d'Arnad
5 uova
3 scalogni tritati finemente
1 ciuffo di prezzemolo
1 rameto di timo
1 tuorlo per spennellare la superfice prima di infornare
Preparazione
1. Il primo passaggio da compiere riguarda la marinatura. Versate il vino e gli altri ingredienti in un contenitore largo per accogliere le carni, coprite con la pellicola per alimenti e fate riposare in frigorifero per 12 ore. Trascorso questo tempo fate scolare la carne dai liquidi in un colapasta (ci vorrà 1 ora circa) ed eliminate gli aromi e le erbe
2. In un pentolino mettete le 4 uova con dell'acqua sufficiente a coprirle e fatele bollire per circa 6 minuti. Raffreddatele e sbucciatele, dividete a metà nel senso della lunghezza
3. Preparate l'impasto per la sfoglia versando al centro della fontana di farina i fiocchi di burro, quando sarà stato incorporato unite l'uovo leggermente battuto e un pizzico di sale, lavorate velocemente fino ad ottenere un composto simile alla pasta frolla. Potete utilizzare un'impastatrice per queste operazioni. Avvolgetelo nella pellicola alimentare e riponete in frigorifero per 30 minuti
4. Tritate finemente la pancetta, il lardo e uniteli allo scalogno e a tutti gli ingredienti per la farcia, comprese le carni, amalgamate bene
5. In una teglia foderata da carta forno, stendete con il mattarello metà dell'impasto a forma rettangolare, disponete la carne lasciando liberi i bordi per la chiusura, disponete le uova e richiudete con la sfoglia rimasta, sigillando i bordi. Se volete seguire il nostro procedimento dovete stendere la pasta, ritagliare le strisce da sovrapporre e intrecciarle diagonalmente
6. Premete leggermente la sfoglia per farla aderire alle uova, spennellate con il tuorlo battuto e poggiate due foglie di alloro sopra la sfoglia
7. Infornate per 40/50 minuti circa, verificate che la sfoglia abbia raggiunto una colorazione dorata
8. Sfornate e fate colare l'eccesso di grasso che sarà fuoriuscito dal pâté, aspettate qualche minuto prima di affettarlo
Nota. Questo piatto generalmente viene servito come piatto unico, accompagnato con dell'insalatina di stagione
E infine il risultato finale
Complimenti, un piatto delizioso!
RispondiEliminaGrazie mille Any
EliminaImpegnativo e suggestivo!
RispondiEliminaAmo quelle ricette che portano con ogni gesto il segno di una tradizione, la lentezza, la memoria in cucina pagano ......bene!!!
Molti saluti liguri
Fabiana
Ciao Fabiana, condivido l'amore per questo tipo di ricette. Sono quei piatti che ti appagano completamente. Un saluto
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