Il carciofo romanesco, prodotto nelle province di Roma, Latina e Viterbo, è il protagonista di una ricetta unica nel suo genere tipica del Ghetto degli ebrei, a Roma.
Le terre dei Volsci, lungo l’Appia, furono fitte di insediamenti ebraici per più di un millennio. Nel Ghetto l'antica ricetta del carciofo alla Giudia è un classico. La cottura prevede che il carciofo, tagliato a spirale in modo da eliminare la parte legnosa, venga fritto nell’olio con il gambo in alto fino a farlo diventare croccante
Ingredienti per 4 persone
4 carciofi della varietà mammole
1 limone
prezzemolo
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
Preparazione
Mondate i carciofi eliminando le foglie esterne più dure, una parte del
gambo e buona parte delle punte. Tenendoli per il gambo, premeteli
e batteteli sul piano da lavoro, così che le foglie si aprano leggermente
a fiore. Poi metteteli in una terrina con acqua fredda, ghiaccio e succo
di limone e lasciateli a bagno per un paio d’ore. Trascorso questo
tempo, scolateli accuratamente in modo da eliminare tutta l’acqua e
asciugateli con uno strofinaccio. Apritene le foglie con delicatezza, salatele,
pepatele, eventualmente spargete fra di esse un po’ di prezzemolo
tritato, quindi richiudetele. Fate scaldare abbondante olio in un
tegame, aggiungete i carciofi e fateli friggere delicatamente sino a quando
siano teneri, girandoli abbastanza spesso. Lasciate infine scolare l’olio
in eccesso su della carta assorbente da cucina e servite caldi
Adoro i carciofi. Grazie per la ricetta molto dettagliata. Li farò certamente.
RispondiEliminaVirginia