giovedì 18 novembre 2010

Marsala tutto l'anno

"La Sicilia! La Sicilia! Pareva qualcosa di vaporoso laggiù tra mare e cielo, ma era l'isola santa. Abbiamo a sinistra le Egadi, lontano in faccia al monte Erice che ha il culmine nelle nubi...Eccola lì Marsala, le sue mura, le sue case bianche, il verde de' suoi giardini, il bel declivio che innanzi". Credo che la descrizione di Giuseppe Cesare Abba, Da quarto al Volturno, sia perfetta per descrivere Marsala, una cittadina in provincia di Trapani, alla quale sono particolarmente affezionata, visto che qui è nato mio padre e con la mia famiglia trascorrevamo le nostre vacanze. Ci sono tornata questa estate con mio marito e mio figlio e devo dire che l'ho trovata ancora più bella.  
Credo che Marsala sia il luogo ideale per far riaffiorare quella voglia di essere viaggiatori ancor prima che turisti, perchè infinite sono le sensazioni e le emozioni che suscita giungere in questa punta estrema d'Italia.
La città è bella e ricca in ogni suo aspetto. E' bello svegliarsi al mattino presto e passeggiare per il mercato che sembra più un salotto, a dir la verità. Il mercato, in particolar modo quello del pesce è ordinatissimo e i pesci sui banchi sembrano quasi dei gioielli esposti in vetrina.
Qui, la pesca è senz'altro la principale fonte di sopravvivenza, insieme naturalmente ai vini per i quali Marsala è famosa ovunque.

Usciti dal mercato, ricco di ogni ben di Dio, si può passeggiare lungo il corso e andare alla scoperta dei Musei, aperti al pubblico e curatissimi sotto ogni aspetto. In particolar modo, ci ha affiascinano il Museo Civico che sorge in un'antica struttura molto prestigiosa, che rende ancora più piacevole la visita alle tre sezioni in cui si articola il museo stesso: la Risorgimentale garibaldina, l'Archeologica e quella dedicata alle tradizioni popolari. Molto bello anche il Loggiato e le numerose chiese del centro.

 
A parte le bellezze architettoniche, Marsala è splendida anche per il suo mare, un pò selvaggio e indomabile, e per la ricchezza dei paesaggi, dove fra tutte le coltivazioni spicca naturalmente la vite. Abbiamo fatto in modo di visitare credo la principale Cantina storica della città, ovvero l'azienda Florio produttrice di Marsala dai primi del 900. Può sembrare strano, ma il merito della nascita del Marsala si deve a una tempesta. u solo grazie alle avversità climatiche se nel 1773 John Woodhouse, ricco commerciante di Liverpool, approdò con la sua nave nel porto di Marsala, invece che a Mazzara del Vallo dove era diretto per concludere un affare.Una volta sbarcato, l'inglese si recò in una bettola dove ebbe modo di assaggiare un vino particolarmente buono prodotto da quelle parti, il Perpetum, un vino molto simile al Madera o al Porto che piaceva agli inglesi.
Da qui nacque la decisione di acquistarne una grossa scorta da vendere in patria, ma a quel tempo il trasporto del vino per mare comportva grossi problemi di conservazione E così per ovviare a questo problema, l'inglese decise di aggiungere dell'alcool, aumentandone così la gradazione alcolica e assicurandosi la conservazione.Fu un grande successo, tanto che Woodhause decise di dar vita a una vera e propria attività commerciale. Alla fine del 18° il Marsala era ormai abitualmente bevuto su tutte le navi di Sua Maestà Britannica.
 Nel 1832 Vicenzo Florio diventa il principale produttore di Marsala. In quell'anno Vincenzo fa costruire le storiche cantine, in pietra di tuo, che rispecchiano lo stile tipicamente anglosassone dell'epoca , con ampi archi a sesto acuto e pavimento in battuto di polvere di tufo. La struttura rappresenta il cuore della produzione del Marsala: da qui partivano le navi della compagnia Florio cariche del prezioso nettare e qui ancor oggi si produce il Marsala più famoso al mondo.
Insomma, se potete, vi consiglio di venire in questa splendida città, dove ho dimenticato di dirvi che ci sono tantissime cose buone da mangiare a cominciare dalla frutta martorana , fatta con pasta di mandorle.

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