La visita al Castello Estense ha svelato numerose delle mie curiosità a proposita delle cucine del tempo. In questo palazzo, in diverse epoche, sono convenuti ospiti da tutta Europa in occasione di matrimoni reali, feste e trattati politici ed era proprio in quelle occasioni che le cucine si riempivano di prelibatezze di ogni tipo, secondo il gusto dell'epoca. All'intero del castello è possibile visitare due ambienti dove erano ubicate le cucine. Nella seconda di queste sale sonos tati ricostruiti anche i forni.
La grande sala delle cucine venne costruita nel cinquecento per volontà del duca Alfonso I. Per gli scoli degli antichi acquai, utilizzavano un tipo di pavimentazione piuttosto originale. Un grosso camino, collocato sul lato nord della sala disponeva di due finestrelle che servivano da presa d’aria. L’attività doveva essere febbrile in queste cucine , specie quando- e succedeva assai di frequente- si preparavano i leggendari banchetti della corte, con un numero strabiliante di portate servite nell’avvicendarsi di rappresentazioni sceniche e di intrattenimenti musicali. Per questo, i grandi scalchi - abilissimi cuochi e cerimonieri- erano tenuti in grande considerazione nelle corti di tutta Europa. Primo fra tutti, Cristoforo di Messisbugo, geniale regista di fastosi ricevimenti e scenografo di banchetti che concepiva come: una festa magnifica, tutta ombra, sogno, chimera, finzione, metafora e allegoria.
La visita al castello è terminata sulla Torre dei Leoni da dove abbiamo potuto ammirare il panorama della città dall’alto.
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