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venerdì 26 dicembre 2014

Gnocco fritto


Se vi dico gnocco fritto cosa vi viene in mente? A me un impasto a base di farina, latte e strutto che da origine a una sorta di nuvola di pasta che si gonfia durante la frittura.
Lo gnocco fritto è un prodotto tradizionale delle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia che prende nomi e forme diverse a seconda della zona di provenienza: nel bolognese infatti è chiamato crescenta, nel parmense torta fritta, mentre a Modena gnocco fritto.
Di questo piatto, che si presta a essere servito sia nella versione salata sia in quella dolce, ci sono in rete migliaia di ricette, ma io cercavo proprio quella tradizionale e così ho avuto la fortuna di parlare con un amico che sul suo blog aveva provato propria una ricetta rispondente a quella tradizionale. L'ho provata e il risultato è stato magnifico. Il blog da cui ho tratto la ricetta si chiama "Non solo bamboo" e vi consiglio di visitarlo perché troverete fantastiche ricette, provate e spiegate in maniera semplice.
Lo gnocco fritto può essere mangiato così com'è, appena fritto, ma è fantastico accompagnato da salumi e formaggi tipici dell'Emilia Romagna come culatello, coppa, pancetta, lardo, prosciutto crudo, parmigiano reggiano e anche qualche goccia di aceto balsamico di Modena.
Se vi state chiedendo quali siano le origini di questo piatto, pare siano da far risalire alla tradizione culinaria dei Longobardi che, sembra, abbiano tramandato la ricetta agli emiliani durante la loro dominazione. Fino dalla metà del ‘900 lo gnocco fritto ha rappresentato la base della colazione invernale contadina, quando, tra novembre e dicembre si uccideva il maiale avendo così a disposizione lo strutto, ingrediente insostituibile per una buona riuscita dello gnocco fritto: necessario nell'impasto ed indispensabile per la cottura

Ingredienti

500 gr di farina
250 ml di latte intero
un cucchiaio di strutto
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiano di bicarbonato
salumi e formaggi vari
olio di semi di girasole per friggere

Preparazione

1. Prendete una tavola di legno, disponete la farina a fontana e versate al centro bicarbonato e sale, aggiungete lo strutto ed iniziate ad impastare. Se disponete, invece, di una planetaria versate nel cestello la farina, unite bicarbonato e sale miscelati fra loro, unite lo strutto e cominciate ad impastare a velocità minima

2. Mentre il robot lavora, a filo, incorporate il latte. Non appena avete finito di versarlo, aumentate la velocità e lasciate che l'impasto incordi.

3. L'impasto è pronto quando comincia a staccarsi dalle pareti del robot

4. Trasferite l'impasto in una ciotola, coprite con un panno e fate riposare per circa due ore in un ambiente tiepido

5. Trascorso questo tempo, stendete su un piano infarinato, fino a raggiungere lo spessore di circa 2-3 mm.

6. Rifilate la vostra sfoglia per far sì che diventi regolare. Ricavatene 3 striscie dell'altezza di circa 10 cm e ricavatene dei quadrati oppure dei rombi

7. Friggeteli nell'olio caldo e lasciateli a scolare su dei fogli di carta assorbente





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