mercoledì 11 aprile 2012
Sarde in saor
Le sarde in saor, piatto della tradizione veneziana, sono un vero trionfo di sapori.
Le sue origini sono antiche: “Cibo di marinai e scorta di terraferma”, lo definisce Maffioli rivendicando la sua origine come modo per conservare il pesce durante i lunghi viaggi per mare; lo cita anche il “Libro per cuoco”, ricettario di anonimo veneto del 1300, come una “salsa agrodolce per il pesce”
Il saor presenta il segno chiaro ed evidente della venezianità; in questo piatto la cipolla degli orti delle isole lagunari o di Chioggia caratterizza con dolcezza e aroma inconfondibile la preparazione; le spezie, con uva “sultanina” e pinoli, ricordano la vocazione di Venezia ad essere porta per l’oriente e sottolineano il carattere gentile e il “garbo” che abita l’anima di questa città; ma anche la semplicità nella preparazione e la sobrietà d’uso degli ingredienti, che dicono della praticità veneziana, fonte di grandi fortune nei commerci
Ingredienti per 4 persone
600 g di sarde fresche
2 cipolle
4 dl di aceto di vino bianco
50 g di pinoli
50 g di uvetta
farina
olio di oliva
sale
Preparazione
Pulite le sarde staccando la testa ed eliminando l’intestino, quindi apritele a libro e diliscatele. Lavatele con cura sotto l’acqua fredda corrente, asciugatele, poi infarinatele leggermente e friggetele nell’olio molto caldo; toglietele con il mestolo forato quando saranno ben rosolate su entrambi i lati e mettetele su carta assorbente da cucina a perdere l’unto in eccesso.
Sbucciate e affettate le cipolle, mettetele in una padella con qualche cucchiaio di olio caldo e fatele soffriggere a fuoco molto moderato fino a quando inizieranno a dorarsi appena. Versate l’aceto e lasciatelo sobbollire per qualche minuto, quindi togliete dal fuoco.
Fate uno strato di sarde in una terrina non troppo grande, salatele leggermente e sopra disponete una parte delle cipolle sgocciolate, irrorate con un po’ di aceto caldo, cospargete con pinoli e uvetta, precedentemente ammollata in acqua tiepida e ben strizzata, e proseguite con questi strati. Alla fine versate tutto l’aceto rimasto, che dovrà coprire per intero i pesci.
Sigillate la terrina con pellicola trasparente e lasciate marinare le sarde in un luogo fresco almeno per un giorno prima di servire.
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sono simili ai sardoni in savor triestini, solo che nel savor manca l'uvetta e i pinoli. un abbraccio
RispondiEliminaCiao Stefania e grazie per il tuo messaggio. E' sempre piacevole avere uno scambio di informazioni come questo. Grazie per essere passata
EliminaCiao ROBERTA provero' le tue sarde ,bello il tuo blog mi sono unita hai tuoi lettori fissi passa ha trovarmi se ti va io sono ISABELLA ti aspetto smack
RispondiEliminaGrazie mille Isabella e corro subito a visitare il tuo blog
Eliminache ricetta deliziosa, non l'ho mai mangiata nè preparata, rimedierò! Un abbraccio SILIVA
RispondiEliminaCiao Silvia, provala e vedrai che ti piacerà
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