martedì 13 ottobre 2015
Pasta savoiarda
In una delle lezioni del corso di pasticceria, che ho seguito quest'estate, abbiamo preparato i savoiardi. I Savoiardi sono dei biscotti molto leggeri e friabili, di forma oblunga, preparati con un impasto nel quale gli albumi, montati separatamente a neve, apportano una notevole leggerezza. Durante la cottura, le bollicine d'aria si dilatano facendo gonfiare i biscotti, che così assumono la tipica consistenza spumosa.
I "Biscotti di Savoia" videro la luce nel tardo Medioevo, e sarebbero stati creati dal cuoco della corte di Amedeo VI, per un fastoso pranzo organizzato in onore di una visita dei reali di Francia. In seguito, grazie al successo ottenuto nel memorabile banchetto, questi biscotti fregiati del nome di “Savoiardi”, vennero adottati “ufficialmente” dalla Reale Casa Savoia diventando golosità molto ambita dai giovani eredi della dinastia.
Conosciuti anche con il nome di Biscotti al cucchiaio, i Savoiardi si prestano per la realizzazione di dolci classici, quali la zuppa inglese e i sufflè, oppure vengono serviti con le bavaresi, le salse alla vaniglia e al cioccolato, i gelati e le macedonie di frutta
Ingredienti
100 gr di tuorli d'uovo
75 gr di zucchero semolato
1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
150 gr di albumi
60 gr di zucchero semolato
65 gr di farina debole
zucchero a velo e zucchero semolato per lo spolvero q.b.
Preparazione
1. Separare i tuorli dagli albumi. Montare i tuorli con 45 gr di zucchero semolato e l'interno della bacca di vaniglia
2. Montare a neve gli albumi e dopo i primi dieci minuti aggiungere 40 gr di zucchero semolato e un pizzico di sale continuare a montare fino a renderli lucidi
3. Unire le due montate e aggiungere farina e fecola setacciate
4. Su una placca da forno stendere i savoiardi nella classica forma allungata e spolverizzateli con zucchero a velo e zucchero semolato rimanente
5. Cuocere in forno statico a 190° per 10 minuti
Nota. Potete unire i composti alternando parte degli albumi montati ai tuorli anch'essi montati e aggiungere poco per volta farina e fecola
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