giovedì 4 novembre 2010

Il significato degli antipasti in apertura di un pranzo

Gli antipasti
Solitamente, un piatto relativamente leggero creato per incentivare il palato prima di un piatto sostanziale si identifica sotto la voce "antipasto"..
L’usanza di aprire un pasto con particolari alimenti è diffusissima e rientra nella tradizione sia dell’alta gastronomia che di quella popolare. Già nel corso del 400-500, il "gustatio", vero e proprio antipasto, veniva offerto dagli antichi Romani all’inizio della cena. Gli antipasti erano rappresentati da cibi appetitosi e stimolanti, specialmente ortaggi, accompagnati da salse acri e piccanti.
Sin da quei tempi, si era capito che se il convivio era aperto con insalate miste di vegetali crudi, questi aiutavano il sistema digestivo a ricevere gli altri alimenti. Secondo Cicerone, gli antipasti si potevano chiudere anche con salsiccia, ostriche e ricci di mare, comunque piatto di rito era l'uovo servito sodo. In seguito alle invasioni barbariche, durante l’alto Medioevo, si perse l’uso dell’antipasto, ed i banchetti iniziavano direttamente dalle carni. La voce "antipasto" figura per la prima volta nel '500, in uno scritto del Firenzuola, e successivamente presso altri autori.
Gli antipasti ancor oggi sono molto importanti all'inizio di un pasto e da regione a regione in Italia se ne possono preparare con ingredienti tipici del posto.
Sul mio blog ho deciso di suggerirvi alcune ricette per la preparazione di deliziosi antipasti. Io ho avuto modo di apprenderle alcuni anni fà, quando da Palermo mi trasferì a Roma e decisi di frequentare un corso per cuochi in una nota scuola di cucina romana

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