martedì 17 gennaio 2017
Uova al curry
Ingredienti
4 uova
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiaini di semi di senape
1 cucchiaino di curry
coriandolo fresco
1 cipolla
2 spicchi d'aglio
2 peperoncini
500 ml di salsa di pomodoro
sale
pepe
Preparazione
Mettete le uova in un tegame e coprite con acqua fredda. Portate a ebollizione e lasciate cuocere per 10 minuti. Scolatele e passatele sotto l'acqua corrente fredda, per fermare la cottura, quindi sgusciatele.
Scaldate l'olio in una padella larga e fate tostare i semi di senape. Abbassate la fiamma e unite le cipolle affettate finemente. Cuocete per 4-5 minuti, poi aggiungete l'aglio, il curry in polvere e i peperoncini e cuocete altri 5 minuti.
Versate la salsa di pomodoro, aggiustate di sale e pepe, mescolate e cuocete a fuoco lento per 10-12 minuti. Aggiungete le uova sode e lasciatele insaporire nel sugo al curry. Cospargete con foglie di coriandolo fresco sminuzzate e servite ben calde
domenica 15 gennaio 2017
Tamagoyaki: specialità giapponese
Tamagoyaki, letteralmente uovo cotto, si prepara arrotolando su se stessi dei sottili strati di uovo condito in maniera particolare. Ideale a colazione, come parte del bento o come ingrediente per il sushi
Ingredienti
4 uova
1 cucch. salsa di soia
1 cucch. mirin
1 cucch. zucchero
sale q.b.
olio
Preparazione
Iniziate con lo sbattere le uova in una ciotola utilizzando una forchetta o delle bacchette, proprio come in Giappone.
Aggiungete un cucchiaio ciascuno di salsa di soia, mirin e zucchero. Aggiungete anche un pizzico di sale.
Versate un filo d'olio in padella e riscaldatela a fuoco medio. Tenete un foglio di carta da cucina e dell'olio a portata di mano per ungere la padella durante la cottura.
Versate una piccola quantità di uovo nella padella. Quando l'uovo è quasi cotto (il lato superiore deve essere ancora un po' crudo), spingete tutto il composto a un lato della padella.
Ungete nuovamente la padella e aggiungete dell'altro uovo. Aspettate che l'uovo si rassodi (ma non del tutto) e arrotolate la frittata partendo dalla parte cotta nella fase precedente (la quale sarà al centro del rotolo).
Ripetete l'operazione aggiungendo sempre piccole quantità d'uovo. Man mano che il vostro rotolo diventerà più grande, sarà anche più facile girarlo. Continuate fino a quando non finirete l'uovo.
Il vostro tamagoyaki è pronto. Lasciatelo raffreddare e tagliatelo a fette con un coltello ben affilato.
Vi allego anche un video di youtube, dove potete seguire passo passo il procedimento corretto per realizzarla alla maniera giapponese
giovedì 12 gennaio 2017
Soufflé di spinaci
Adatto sia a preparazioni dolci che salate, il soufflè è uno dei piatti francesi che amo di più. La parola soufflé è il participio passato del verbo francese souffler, che vuol dire soffiare: è un po' la descrizione di cosa accade al composto messo a cuocere in forno nell'apposito stampo, generalmente realizzato in ceramica. Elemento fondamentale del soufflé è l’albume montato a neve, che ingloba piccolissime particelle d’aria che ne fanno aumentare il volume, rendendolo soffice e vellutato. Al calore del forno, queste particelle si espandono facendo gonfiare la preparazione
La cottura del soufflé in forno avviene lentamente, generalmente a bagnomaria: è un processo molto delicato ed a cui bisogna prestare molta attenzione.
Consigli per la preparazione
1. Gli albumi montati a neve soda sono una fase molto importante nella preparazione. Poiché le uova devono essere a temperatura ambiente, vi consiglio di toglierle dal frigorifero almeno un’ora prima di utilizzarle. Gli albumi non devono avere tracce di tuorlo e il recipiente e la frusta devono essere pulitissimi
2. Ricordatevi di non riempire oltre i 2/3 gli stampini altrimenti si rischia che il composto, raddoppiando di volume durante la cottura, debordi eccessivamente fuori dallo stampo
3. Il forno deve essere preriscaldato a 220àC e poi tenuto a calore medio (160-180°C) e non bisogna mai aprirlo durante la cottura.
4. La preparazione deve essere servita appena estratta dal forno, ossia quando è diventata il doppio del volume originario, con le pareti alte e lisce e di materiale che possa passare direttamente dal forno alla tavola, e vanno imburrati e infarinati prima di venire riempiti con il composto
Ingredienti
4 uova separate
500 g di spinaci novelli o 250 gr se surgelati
60 g di burro
4 cucchiai di farina
750 ml di latte
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
200 g di Valtellina Casera grattugiato
sale q.b.
pane grattato per foderare lo stampo
Preparazione
Dopo averli ben lavati, in una pentola antiaderente fate cuocere gli spinaci in pochissima acqua per qualche minuto. Scolateli, strizzateli appena tiepidi e tritateli.
Preparate ora la besciamella: scaldate il latte, aromatizzandolo con sale, pepe e noce moscata grattugiata. In un pentolino antiaderente preparate il tour con la farina e il burro. Aggiungete al tour il latte aromatizzato e mescolate a fuoco lento fino a che la salsa si sarà addensata. Dopo circa 3 minuti di bollore la salsa si sarà addensata e sarà pronta per l'uso. Fatela intiepidire un attimo ed aggiungeteci i formaggi, gli spinaci tritati, i 4 tuorli e mescolate bene. Assaggiate e salate a vostro piacimento. Per ultimo aggiungete il pepe macinato al momento. Montate ora a neve ben ferma gli albumi e poi, aiutandovi con un cucchiaio di metallo, incorporateli con delicatezza al composto con un movimento circolare. Versate il composto in una pirofila da soufflé del diametro di 22 cm. oppure in 6 pirofiline da soufflé individuali entrambi precedentemente imburrati e spolverizzati con del pane grattato. Infornate subito a 200° e fate cuocere per circa 20 minuti. È pronto, quando attraverso il vetro del forno, vedete che si è ben gonfiato ed ha un bel colore dorato
sabato 7 gennaio 2017
Roastbeef all'inglese: 5 consigli per una perfetta riuscita
Il roast-beef è molto diffuso non solo in Inghilterra, ma anche in Irlanda, Canada ed Australia e più in generale in tutti i paesi anglosassoni. Il termine inglese “roastbeef” significa letteralmente “manzo arrostito”. La sua diffusione in Italia risale alla prima metà dell’800. Il termine venne usato per la prima volta nel 1837, in uno scritto inviato da Londra da Mazzini, ma l’impulso a tale preparazione fu dato probabilmente dagli inglesi residenti nella penisola, soprattutto in Toscana.
Nella tradizione anglosassone il roast beef è un arrosto fatto allo spiedo con l’intera lombata di bue o una buona parte di essa: è quindi una portata grandiosa, servita molto spesso come pasto principale. Gli avanzi possono essere e sono spesso serviti all’interno di panini. In Inghilterra, Canada, Irlanda e Australia, questo piatto è tradizionalmente servito a cena la domenica (sunday roast, arrosto della domenica). Un contorno tradizionale del rosbif è costituito dallo Yorkshire pudding.
I tagli di prima qualità per preparare un buon roast-beef all'inglese (filetto, costata, scamone, noce, roast-beef), già sufficientemente teneri, possono cuocere brevemente a fuoco alto; altri tagli, come codone o fetta di mezzo, richiedono invece una cottura più lenta e graduale
Ingredienti
1,2 kg di carne bovina per Roast beef
sale e pepe
1 cucchiaio di senape in polvere o in crema
2 cucchiai di farina
1 bicchiere di vino rosso
30 gr di burro
Preparazione
Accendete il forno alla massima temperatura. Se il pezzo di roast-beef che avete comprato è irregolare, legatelo con dello spago per fargli mantenere la forma. Mettete in un pentolino antiaderente la farina, la senape in polvere (se la trovi) e un’abbondante macinata di pepe. Fate tostare a fuoco dolce, poi versate tutto in una ciotola e dopo aver mescolato per bene utilizzate il composto per ricoprire la carne.
Se non avete la senape in polvere, prima infarinate il roast beef e passatelo nella senape in crema. In un tegame sciogliete il burro e poi fate rosolare la carne da ogni lato fino a quando non si crea una crosta (senza punzecchiare la carne). Non appena il roast-beef sarà rosolato mettetelo sulla graticola del forno già caldo, disponendo sotto di essa una leccarda (o qualsiasi raccoglitore) che raccoglierà i succhi di cottura. Lasciate cuocere la carne alla massima temperatura per 15 minuti, bagnandola ogni 4-5 minuti con il suo stesso succo, che sgocciolerà nella leccarda. Dopo i primi 4-5 minuti di cottura, bagnate il roast-beef con il vino rosso. Passati i 15 minuti, abbassate la temperatura del forno a 200°, salate la sua superficie con qualche pizzico di sale e continuate la cottura per altri 15 minuti, continuando a inumidirlo ogni 5 minuti. A cottura ultimata, togliete il roast-beef dal forno, avvolgetelo in un foglio di alluminio e lasciatelo riposare per 10 minuti per lasciarlo ammorbidire.
Alcuni consigli per cuocere un buon roast-beef all'inglese
1. Scegliete un taglio marezzato, cioè con belle venature bianche di grasso: durante la cottura si scioglieranno dando morbidezza e giusta umidità alla carne. Il taglio migliore è la lombata di bovino adulto ricavata tra l’ottava e la tredicesima costola. Vanno invece evitati tagli magri come il girello, la fesa, il filetto o lo scamone
2. Durante la rosolatura, abbiate l’accortezza di non bucare mai il roast beef con la forchetta ma girarlo con una spatola fino a quando non si formerà una crosta croccante su tutti i lati. Questo consentirà alla carne di trattenere all’interno tutti i suoi sughi di cottura, restando morbida e succulenta.
3.Potete verificare la cottura anche usando il termometro a sonda: a 40 °C la carne è cruda, a 48-55 °C è rosata, a 58-65 °C ben cotta.
4. Ultimata la cottura, lasciate riposare il roast beef in forno spento per 10 minuti in modo che le fibre riassorbano i loro succhi e risultino più morbide.
5. Per cuocere un roast beef molto magro e renderlo più saporito potete anche bardarlo con fettine di lardo oppure di pancetta tesa che fisserete alla carne con una serie di giri di refe da cucina e toglierete poco prima del termine di cottura affinché la carne possa dorarsi bene
Yorkshire puddings
Ingredienti
140 gr di farina
4 uova
200 ml di latte
olio di semi di girasole
Preparazione
Scaldare il forno a 230° C. Passare con le dita un filo d'olio nei classici stampini da pudding e mettere in forno a scaldare per 5 minuti.
Nel frattempo, preparate la pastella lavorando la farina con le uova. Aggiungere il latte a filo e lavorare l'impasto fino a renderlo privo di grumi. Insaporire con sale e pepe e versare in una brocca. Riempire gli stampini e cuocere in forno 20-25 minuti fino a che risulteranno ben gonfi. Durante la cottura ricordatevi di non aprire mai il forno
mercoledì 4 gennaio 2017
La tagliata e il diaframma di manzo
Se siete amanti della carne, sicuramente apprezzerete anche la Tagliata
La tagliata è in genere un controfiletto o entrecote di manzo (o vitellone), spessa almeno 4-5 cm, che deve arrostire non più di 5-6 minuti totali in modo da mantenere al suo interno un bel colore rosato e tutti i suoi liquidi.
Alcune regole per la cottura
1. La carne non va mai salata prima della cottura, ma solo alla file perché il sale è idroscopico e farebbe fuoriuscire tutti i succhi della carne.
2. Va sigillata con una cottura in padella a temperatura elevata per pochi minuti.
3. Per chi la vuole al sangue: 3 minuti per lato
4. Per una cottura media: 5 minuti per lato
5. Per una tagliata ben cotta: otto minuti per lato
6. Non va mai bucata con una forchetta perché si perderebbero tutti i succhi che la rendono morbida.
7. Prima di tagliarla va lasciata riposare
8. Il taglio deve sempre avvenire trasversalmente
Come condirla
Potete servire la tagliata con una deliziosa salsa verde
Salsa verde
Ingredienti
mollica di pane raffermo, aceto di vino, prezzemolo tritato in quantità, sale e pepe, 2 spicchi d'aglio, olio extravergine d'oliva, due acciughe salate pulite.
Preparazione
Tritate in un frullatore tutti gli ingredienti o meglio amalgamate in un mortaio gli ingredienti solidi, aggiungendo olio e sale durante la preparazione fino ad ottenere la consistenza di una crema spalmabile. Per una salsa più o meno densa ridurre od aumentare la quantità di olio e di aceto a seconda di come vi piace. Se preparate la salsa alcune ore prima i sapori si fonderanno meglio e la nostra salsa verde piemontese sarà ancora più deliziosa
Il diaframma
E' un pezzo di carne stretto, abbastanza sottile e piuttosto lungo che ha la funzione di “sostenere” tutti gli organi interni dell’animale. Si inserisce sulle ultime costole e posteriormente sullo sterno.
E’ considerato un taglio di carne minore, ma è in realtà molto saporito. Fa parte del cosiddetto quinto quarto e a Roma è conosciuto come “pennicolo”.
Il diaframma è un muscolo continuamente in funzione, proprio perché è il principale muscolo respiratorio, dunque è un muscolo molto irrorato di sangue e infatti si presenta di un colore rosso molto acceso. Tuttavia, non è un muscolo che deve esercitare una forza particolare, e non essendo sottoposto a particolari carichi non contiene molto tessuto connettivo. Questo lo rende sufficientemente tenero, ma anche molto gustoso.
Il diaframma è ricoperto da una membrana di tessuto connettivo particolarmente coriacea, che va asportata "strappandola", operazione che per i meno esperti può risultare piuttosto complicata. Il macellaio solitamente provvede a rimuoverla ma se si acquista il diaframma intero, all'ingrosso, questa membrana non viene rimossa.
Su un intero animale c'è n'è una quantità pari a circa 700 gr.
Regole per la cottura
1.Le regole per la cottura sono più o meno le stesse già viste per la tagliata. Si cuoce velocemente con un filo d’olio da una parte e dall’altra in padella.
2.La carne va lasciata riposare e poi va tagliata in senso trasversale, per migliorarne la tenerezza.
Come condirlo
Si può condire con una salsa a base di miele, olio di semi di sesamo, aceto di vino e olio. La salsa si mette sulla carne e al momento di servire, si brucia con il cannello, così da avere un olio di semi di sesamo ancora più tostato.
Curiosità.
Questo taglio di carne in Puglia e nel Lazio viene utilizzato per preparare degli involtini cotti in umido. Si usa in generale, anche nel ragù alla bolognese. Nella cucina anglosassone con esso si preparano delle bistecche chiamate “hanger steak”; mentre, nella cucina messicana, si usa solitamente marinato e cotto alla griglia ed è il taglio d’elezione per preparare le fajitas.
martedì 3 gennaio 2017
Curry di cozze alla thailandese
Ingredienti
1 grosso peperoncino rosso
2 scalogni
1 gambo di citronella
un pezzo di radice di zenzero
1 cucchiaio di olio di girasole
400 ml di latte di cocco
5 foglie di lime kaffir
150 ml di brodo di pesce
2 cucchiaini di salsa di pesce thailandese
1,5 kg di cozze
coriandolo
Preparazione
Dividete a metà il peperoncino mettetelo insieme allo scalogno e alla citronella e frullate con lo zenzero.
Scaldate l’olio in una casseruola, aggiungete gli ingredienti tritati e fate soffriggere a fuoco medio per 5′. Mescolate e aggiungete il latte di cocco, le foglie di lime, il brodo di besce e la salsa di pesce. Cuocete per 3′.
Riscaldate il composto di latte di cocco, aggiungete le cozze finché non si apriranno, mettetele poi con la salsa di cocco nelle ciotole e guarnite con coriandolo
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